IL BLOG

Strategie e strumenti per Albergatori Professionisti

In evidenza

Le categorie

0 articoli di 0
Categorie Selezionate:
Tag template
Reset filtri

Sai perchè negli alberghi grandi ci sono più casi di furti in camera, errori e contestazioni di addebiti sul conto?

Non è solo questione di numeri e probabilità.

Ti spiego subito.

Albergo 4 stelle, catena Barceló, circa 200 camere, sala colazione nella hall, facilmente raggiungibile anche da un “esterno”.

Scendo ancora intontito (fatto check-in a mezzanotte) e dimentico il numero di stanza.

Cartoncino lasciato in camera, sulla tessera non è indicato.

Avviso il cameriere dicendo quello che mi pare essere il numero...

Si allontana un attimo, verifica sul computer, torna da me e chiede (da tre metri)

“Signor Montanari?!”

Si.

Ora, posto che in questo caso io sono veramente il Signor Montanari, questo piccolo errore di superficialità dell’addetto può causare una serie di danni facilmente evitabili.

⛔️⛔️⛔️⛔️

Vediamo insieme le casistiche?

  • 1) Non sono il Signor Montanari, sono un esterno che “ci ha provato” e ho scroccato una colazione. Improbabile ma c'é chi si diverte a fare il pirla. Città grande, albergo grande, tante persone, probabilità più alte.

Danno? Una colazione regalata e un disagio per quando scende il VERO signor Montanari che risulta già smarcato e pensa giustamente che siete degli improvvisati.

  • 2) Non sono il Signor Montanari, sono cliente di un altra stanza. Ho sbagliato, o fatto il furbo.

Danno? Una colazione regalata, solito disagio di cui sopra per il signor Montanari

  • 3) Non sono il signor Montanari, sono un ladro. 

A questo punto conosco la combinazione nome-numero di camera, vado al ricevimento e mi faccio fare un duplicato della chiave. 

Mi apposto, aspetto che il cliente esca, rubo un MacBook e un Ipad. (Sono un ladro, è il mio “lavoro”, mi comporto cosi).

Danno? Furto subito, scarico assicurazione, Signor Montanari perso per sempre.

Procedura corretta: cliente non ricorda il numero di camera, cameriere chiede conferma nome e cognome.

Stessa cosa in caso di richiesta duplicato chiave al ricevimento.

Procedura Sheraton? 

  • Cliente non ricorda numero di camera o chiede duplicato chiave. 
  • Addetto chiede nome, cognome, DATA DI NASCITA.

Semplice, veloce, professionale, praticamente INFALLIBILE.

E tu? Hai una procedura a prova di errore e hai formato correttamente TUTTI i membri del tuo staff?

Quante probabilità ci sono che una cosa del genere accada nel tuo hotel? 

P.S. i taglieri di legno sono bellissimi 😉 Stefano Zannoni

CONTINUA A LEGGERE

Anno nuovo, Booking vecchio... Anzi no!

L'anno nuovo è iniziato, le feste sono passate e più o meno tutti adesso hanno un momento di relativa calma per analizzare il periodo appena passato e pianificare le strategie per i prossimi mesi.

L'avevo scritto l'anno scorso e lo ripropongo quest'anno, perché è sempre bene, se non obbligatorio, controllare almeno una volta all'anno la propria presenza on-line.

Cosa vuol dire?

Vuol dire controllare se sul proprio sito, sul booking engine, su Tripadvisor, su Google e sulle varie OTA, che tutte le foto e i servizi siano aggiornati e soprattutto allineati su tutti i canali.

Un giretto su Booking lo faccio sempre volentieri, questi sono i punti che hanno attirato la mia attenzione e voglio condividerli con voi.

  • Periodo di tolleranza.

E' possibile impostare eliminare la penale di cancellazione a chi cancella dopo 1, 4 o 24 ore (salvo prenotazioni effettuate 48 ore o meno di anticipo).

In questo modo chi sta cercando una camera è più invogliato a prenotare perché ha un lasso di tempo per avere le conferme dalla famiglia/amici/lavoro, anziché rimandare la decisione al giorno dopo, con tutto quello che può succedere nel mezzo.

Poi, ovviamente, se appena prenota gli mandate una mail di benvenuto o, ancor meglio, lo chiamate, vedrete che la percentuale di cancellazioni rasenterà lo zero. 😬

  • Evitare le prenotazioni con probabile cancellazione.

Avete presente chi prenota 5 alberghi per lo stesso periodo perché tanto hanno la cancellazione gratuita?

Ecco, questi furbetti riceveranno delle limitazioni:
un periodo ristretto per la cancellazione gratuita,
vedranno più in evidenza le non rimborsabili e
dovranno pagare subito anziché in hotel.

Così magari ci risparmiamo qualche imprecazione... 🤬

  • Piano delle camere

Booking sostiene che chi specifica il piano delle camere ha un aumento delle conversion del 2%.

A prescindere che sia veritiero o meno, quando possibile, consiglio di specificare sempre il piano, soprattutto se è una caratteristica di una determinata tipologia di camera. 😎

Questo è quanto.

Siete ancora lì?

Forza, andate sull'extranet e controllate subito tutti i dati! 

CONTINUA A LEGGERE

L’arma segreta di Giorgio Armani e i 3 obiettivi che può farti raggiungere il tuo brand

Quando vengo contattato per lavorare sull’identità di una struttura spesso la motivazione principale è la volontà dell’albergatore di “migliorare i risultati”.

A volte si tratta di hotel con occupazione già alta che hannol’obiettivo di alzare i prezzi per fatturare di più.

Altre volte si tratta di hotel che fanno sempre più fatica adistinguersi dai competitor e vedono la loro occupazione ridursi lentamentecome una candela a tarda sera.

Ed effettivamente questi sono i due motivi principali, che ioper primo riconosco, che devono spingerti a lavorare sul brand del tuo hotel.

Ma c’è un terzo motivo apparentemente “immateriale” in grado difare un ENORME differenza per te e per tutti quelli che entrano in contatto conil tuo hotel...

RICONOSCERSI.

Proprio cosi, definire l’identità del tuo brand è un percorso lungo, complicato che costa tanto tempo ed energie.

Ma è necessario.

Infatti, anche quando NON hai consapevolezza di quale sia la tuacategoria di appartenenza, il tuo elemento differenziante, cosa e comecomunicare, esiste da qualche parte una sensazione, una vocina che ogni tantoti parla nel chiasso delle MILLEMILA cose da fare durante una giornata.

E anche se tu non hai praticamente mai tempo di ascoltarla, leicontinua a fare domande...

Cos’è il mio hotel? 

Perché un cliente dovrebbe prenotare da me piuttosto che un altro hotel?

Finché un giorno non ti decidi, prendi carta e penna e inizi abuttare giù qualcosa.

Se sei sul gruppo da un po’ e stai leggendo questo post sonosicuro che ti sarà capitato almeno una volta...

Ora sai cosa c’è?

C’è questa vocina fa queste domande a prescindere da fatturatooccupazione e retta media.

Le fa perché la MENTE umana ha bisogno di CERTEZZE.

Tutti noi.

Pensaci.

Abbiamo bisogno di poter dare un nome agli oggetti, di dividere le persone tra buoni e cattivi, di creare degli “schemi” che ci permettano di spiegare e spiegarCI le cose in maniera più razionale, rispetto alle migliaia di sfumature emotive che si agitano in quel frullatore rosa che abbiamo dentro la testa.

Ti faccio un esempio per capirci meglio.

Hai presente quando una sera ti prepari per uscire, ti guardiallo specchio e vivi quella fighissima sensazione di sentirti ok?

Quando per una volta miracolosamente hai “imbroccato” al primocolpo la combinazione maglia-pantaloni-scarpe che ti fanno sentire come il tuoattore/attrice preferito pronto per la notte degli oscar?

Sono sicuro di si, perchécerte cose, almeno per me, sono talmente RARE che non si dimenticano 😉

E sai perché?

Perché sono frutto DEL CASO.

Infatti il giorno dopo hai fretta, ti “devi” cambiare ed esciche sembri un mix tra il cugino di campagna di Johnny Deep e un rappresentantedi folletto.

Ti stai chiedendo cosa centra questo con il tuo hotel?

Te lo spiego subito.

Hai presente come quando ”indovini” una bella mail tra tante anonime, un post su Facebook da 100 like o la “telefonata perfetta” dove in 4 frasi conquisti il tuo potenziale cliente, raccontando il tuo hotel ESATTAMENTE come avresti voluto e realizzi SUBITO la PRENOTAZIONE?

Anche quello è un caso, perché dipende dall’ISPIRAZIONE delmomento (E del singolo individuo che sia tu o un componente del tuo team).

Ecco, lavorare sul brand risolve questo problema perché ti permette di CREARE UNO SCHEMA.

Un semplice protocollo (Su un semplicissimo documento di unapaginetta) che riassume in maniera CHIARA la tua identità, definendo la tuacategoria di appartenenza, il tuo cliente target, la tua promessa UNICA, i tuoielementi differenzianti e il messaggio che il tuo marketing deve trasferire.

Esattamente come una “divisa” ti permette di NON commettere errori del momento, frutto di distrazione, stanchezza o mancanza di formazione del tuo staff.

E sai qual è il risultato di tutto questo?

Il risultato è che una volta creata la tua “divisa”, specchiandoti TI RICONOSCI, le persone che lavorano per te si RICONOSCONO, i potenziali clienti ti RICONOSCONO e perfino i candidati a lavorare per te lo fanno.

Rendendoti immediatamente la vita più semplice e distinguendotidal MARASMA di hotel commodities che ci sono la fuori.

Il punto è che non esiste “LA DIVISA PERFETTA”.

Perché ognuno di noi ha le proprie caratteristiche fisiche, gliocchi di colore diverso, la propria personalità e il proprio stile di vita.

  • Tant’è vero che Giorgio Armani va in giro da 30 anni in t-shirt nera ed è più elegante del 99% degli uomini sul pianeta terra.

Il PROBLEMA nasce quando gli altri provano a COPIARLO con il risultato di sembrare degli adolescenti appena usciti dalla palestra...

Allo stesso modo ogni hotel nasce in una destinazione diversa,ha caratteristiche strutturali diverse e un diverso set di servizi.

A questo punto ho una buona e una cattiva notizia per te.

La cattiva notizia è che al 99% il tuo hotel NON È GiorgioArmani e non ti basta l’equivalente di una maglietta nera per vendere le tuecamere.

La buona notizia è che se segui il gruppo con continuità, ti procuri il mio libro (Che uscirà in primavera), studi, prendi appunti e ti iscrivi al prossimo corso Albergatore Pro, avrai tutti “gli abiti” e le competenze per creare uno STILE unico, perfetto per il TUO hotel.

CONTINUA A LEGGERE

Caro drone, ciaone proprio!

Hai sempre voluto una ripresa aerea della tua struttura ma non vuoi spendere centinaia di euro per un filmato con il drone?

Nessun problema, Google te la fa aggratis!

Ok, forse l'ho fatta un po' troppo semplice, ma Google Earth Studio è un tool messo a disposizione gratuitamente da Google che sfrutta le immagini 3D e satellitari presenti su Earth per realizzare contenuti video.

Ebbene sì, chiunque (o quasi) ha la possibilità di creare il proprio video personalizzato in pochi click con una resa eccezionale!

Ho specificato "quasi" perchè, cito testualmente: "The preview version of Earth Studio is currently granted on a case-by-case basis. Please complete the form below.", bisogna infatti fare richiesta a questo link https://earth.google.com/studio/signup/ specificando l'uso che se ne vuole fare.

Io ho fatto richiesta due settimane fa, scrivendo che è a scopo promozionale della mia struttura turistica, e questa mattina mi è arrivata la mail con il link per accedervi.

Ci sono diversi modelli di animazioni da cui partire, non servono quindi competenze tecniche, il tutto è piuttosto veloce e guidato.

L'unica nota dolente, è che non verrà esportato un video fatto e finito, ma solamente la sequenza di fotogrammi (circa 800 immagini), sarà quindi necessario utilizzare un programma come Adobe Premiere o After Effects per unire il tutto e ottenere il risultato simile al mio che vedete qui sotto (segnalino a parte, quello è un mio tocco personale 😁).

So che in pochissimi di voi avranno dimestichezza con questi programmi, ma credo comunque di farti cosa gradita informandoti di questo nuovo tool, perché essendo facile e gratuito, ti servirà l'intervento di un "esperto" o "cuggino" solamente per il salvataggio finale.

Enjoy! 

CONTINUA A LEGGERE

Occhio alle navi da crociera!

Eh sì, in quanto "alberghi galleggianti" sono competitor da cui prendere spunto.

Con il varo della nuova nave MSC Bellissima il prossimo 2 marzo, debutterà ZOE: uno smart speaker presente in tutte le cabine.

Questo assistente vocale, sviluppato in collaborazione con Harman e Samsung, è in grado di interagire con gli ospiti in 7 (SETTE) lingue e 30 (TRENTA) accenti, e fornirà aiuto per le principali domande che generalmente passano dai centralini della reception.

Proprio raccogliendo e analizzando tutte le chiamate reali arrivate negli anni (parliamo di navi da più di 2000 cabine) è stata istruita l'intelligenza artificiale che può comprendere più di 2000 domande e dare più di 800 risposte.

Fermi tutti.

Prima che lo pensi, no, non andranno a sostituire i receptionist umani, bensì li alleggeriranno di un'enorme mole di lavoro.

In quanto techno-enthusiast, mi fa sempre piacere vedere nuove tecnologie sostituirci nei lavori di routine, soprattutto quando fanno risparmiare tempo che possiamo investire in attività molto più orientate all'intelligenza umana.

In realtà, Alexa ha già iniziato ad affacciarsi timidamente in qualche camera d'albergo, ma, come sempre, chi per primo da il via, per primo paga lo scotto iniziale di una tecnologia ancora acerba.

Ma, come sempre, l'importante è la strategia.

Perché sul sito hai già le faq, vero??

Una volta che hai quelle, cambia solo lo strumento.

Le risposte possono essere date:

  • a voce da un receptionist;
  • da un assistente vocale;
  • scritte da un bot.

Sta a te scegliere il metodo che ottimizzi al meglio questa procedura all'interno della tua realtà.

Stay pro, get smart!


CONTINUA A LEGGERE

Guida ai voti su Booking

Mi capita spesso dileggere lamentele o domande esterrefatte riguardanti gli"inspiegabili" voti ricevuti nelle recensioni di Booking.

Ora, potrebbe essereuna cosa banale e che tu, PRO, sai già, ma per sicurezza preferisco affrontareugualmente l'argomento.

I clienti di Booking NON danno voti numerici, attribuiscono "faccine".

Ogni categoria ha 4faccine, ognuna del valore di 2.5 punti, ciò vuol dire:

☹️ 2.5

😐5.0

🙂7.5

😃10

Non esistono 4, 6 o 8.

Significa pertantoche se la pulizia viene considerata "normale", ti becchi un 5.

Se lo staff ha fattoil check-out senza neanche guardare in faccia il cliente, ti becchi un 2.5.

Se il comfortgenerale è stato buonissimo ma non stratosferico, prendi un 7.5, non ci sono8.5 o 9.

Se l'esperienzacomplessiva è stata buona, ti metteranno tutte 🙂 credendo di farti un favorone einvece la media sarà di 7.5.

Per"guadagnare" la faccina che sorride a bocca aperta 😃 e ottenere un 10,bisogna far vivere un'esperienza da altrettanto bocca aperta.

O almeno, bisognaspecificare nella mail post check-out di scegliere 😃 se il soggiorno èstato di gradimento.

  • Che ne sanno i clienti a che voto corrispondono le faccine?
  • Che ne sanno i clienti che un 7.5 non è un voto alto?
  • Che ne sanno i clienti che una faccina sbagliata ci fa venire la gastrite?

Chetu faccia già del tuo meglio per stupire i clienti, non lo metto in dubbio, mauna spintina a selezionare la faccina giusta, è altamente consigliata.

CONTINUA A LEGGERE

3 famiglie di albergatori su 5 vanno in frantumi a causa dell’hotel

In questi giorni difesta abbiamo (quasi) tutti avuto un po’ più tempo per noi e, anche chi hal’albergo aperto, spero possa aver trovato almeno a Natale, qualche ora dadedicare alla famiglia, al riposo e altre attività che normalmente trovano pocospazio nella routine quotidiana.

Molti di noileggono.

Io ho deciso di cominciare da un libro (l’ennesimo) sul copywriting, alcuni di voi hanno optato per il mio libro.

Lo so perché storicevendo diversi messaggi privati con le vostre considerazioni e richieste diapprofondimento.

Senza dubbio alcuno, il capitolo più “FORTE”, quello emotivamente più coinvolgente, è...IL PRIMO.

Quello dove raccontola mia storia, la storia della mia famiglia e di tutte le vicissitudini chechiunque sia cresciuto in albergo conosce perfettamente.

Certamente NON è un capitolo facile...perché in molti di noi evoca ricordi di rinunce, sacrifici e conflitti familiari.

Me ne accorgo dallereazioni.

Ma, in tutta onestà,devo dirvi che non posso accettare i complimenti che mi fate.

Perché anche inquesto caso NON ho INVENTATO niente, né enfatizzato la storia per unqualsivoglia effetto narrativo.

Ho solamente, forse,trovato le parole giuste per descrivere qualcosa che ho vissuto.

Niente di più,niente di meno.

Il punto è che, comesempre, la VERITÀ è il più POTENTE degli strumenti che abbiamo a disposizione.

E la verità è che, purtroppo, anche se molti la fuori non lo capiscono e non lo capiranno mai, crescere in un albergo NON è tutto “rose e fiori”.

Nemmeno per noi che abbiamo una PASSIONE ENORME.

Per prima cosa sitratta di un’attività MOLTO impegnativa, alienante, che ti porta a lavorare ”senzaorari”, nel week end e nei giorni di festa e...

Inoltre, peggiore dei mali, l’albergo tende ad ABBATTERE completamente le barriere tra vita professionale e vita personale.

In albergo silavora, SI VIVE, si affrontano le mille peripezie che gestire un’attivitàcomporta e lo si fa, nella maggior parte dei casi, a stretto contatto con lafamiglia e SOTTO I RIFLETTORI (occhi dei clienti) che impongono un autocontrolloche finisce necessariamente per soffocare le proprie emozioni.

Fino al momento dell’ESPLOSIONE.

E a proposito diesplosioni, in questi anni ne ho viste tante da poter scrivere un libro, solosu questo.

“A causa degli hotel” sono SALTATI matrimoni, ci sono fratelli che non si rivolgono più la parola e normali conflitti generazionali tra genitori e figli si sono trasformati in SQUARCI grandi come il Grand Canyon.

Che ti ritrovi omeno in queste parole, sappi che situazioni del genere sono MOLTO più diffusedi quanto puoi immaginare.

A volte la miccia siaccende per l’eccesso di stress dovuto ad una convivenza forzata causata dallamancanza di una corretta suddivisione dei ruoli…

A volte si tratta della classica corsa al “trono”...

Altre volte l’esatto contrario: NESSUNO vuole assumersi le responsabilità che il ruolo di leader comporta.

Ora, quello che hoimparato negli anni, è che i problemi di cui sopra sono MOLTO PIU’ difficili darisolvere di un calo di fatturato.

Certo, quando mancano i soldi è più facile scannarsi per una sciocchezza...

Ma fidati che iproblemi relazionali sono ugualmente diffusi anche in situazioni di abbondanza.

E anzi, spesso sonola CAUSA STESSA dei momenti di difficoltà.

Ora, il punto è che fare l’imprenditore non è roba per tutti.

Specialmente inItalia.

Seguimi un attimo.

Le statistiche Istat dicono che negli ultimi 5 anni in Italia solo il 4% di chi è entrato nel mondo del lavoro ha deciso di avviare un’impresa.

4 PERSONE SU 100.

E attenzione chequesti sono quelli che ci hanno provato. Quelli che ce la fanno (e dimostranoquindi di essere portati) sono MOLTI meno.

Ora ragioniamo insieme.

Essendo oltre il 70% degli hotel italiani a conduzione familiare alla seconda o TERZA GENERAZIONE, significa che molti albergatori là fuori NON hanno scelto di fare gli imprenditori.

Hanno“semplicemente” ereditato un albergo.

Più precisamente,secondo le statistiche, 96 albergatori su 100 avrebbero fatto ALTRO nella vita.

Certo, essendo natiin albergo, molti di loro conoscono il mestiere tecnicamente, sanno fare uncheck-in, sanno cosa fare quando va in blocco una caldaia e cos’è un modelloUNICO.

Ma se avessero potuto scegliere “liberamente” avrebbero fatto -chennesó- l’imbianchino, l’avvocato o il veterinario...

oppure avrebberomollato tutti e tutto per aprire un chirunguito sulla spiaggia. (Alzi la manochi non ci hai mai pensato).

Perché mai allora si ritrovano a gestire un albergo? Chiederebbe qualcuno appena atterrato da un altro pianeta...

La risposta è piùcomplessa di quello che a prima vista potrebbe sembrare.

Alcuni sono stati“costretti” dalle pressioni familiari a cui non hanno saputo sottrarsi pereccesso di affetto o difetto di personalità.

Altri, i più lontanidal mio modo di pensare, si sono lasciati ATROFIZZARE dalla pigrizia edall’AGIO che avrebbero dovuto abbandonare, ricominciando DA ZERO.

Ora, Albergatore Pro come gruppo nasce come movimento per mettere “sotto lo stesso tetto” albergatori professionisti e professionisti del settore.

Persone animatedalla stessa passione per l’hotel e dall’ambizione di raggiungere RISULTATIFUORI DAL COMUNE.

Il punto è che perottenere risultati fuori dal comune servono COMPETENZE fuori dal comune.

Per questo motivonasce il corso Albergatore Pro.

E mentre là fuoriper molti albergatori il massimo dell’impegno è fare il corso anti-incendio,qua dentro studiamo il marketing, la pianificazione fiscale, il copywriting, ilrevenue e il controllo di gestione.

Ciò detto, il VERO beneficio che ottiene chi studia con noi, NON è la crescita del fatturato o degli utili, come risultato fine a sé stesso.

È la crescita PERSONALE necessaria per ottenere i risultati di cui sopra.

È la sensazione chesi prova nell’apprendere nuove conoscenze e sviluppare nuove capacità che tiportano ad essere PADRONE dei tuoi risultati.

E del tuo destino.

Per concludere,personalmente ho sempre odiato i gruppi che assomigliano a sette dove ipartecipanti sembrano invasati che seguono il guru di turno. (Ovunque decida diportarli).

E il regalo piùgrande che puoi farmi a Natale è rimanere LIBERI di pensiero (tranne iconsulenti sfigati che cercano qui dentro il loro momento di vanagloria, voicontinuate pure a copiare nella penombra della vostra mediocrità).

Ma il “regalo” più grande che puoi ricevere studiando e mettendo IN PRATICA quello che impari -qui dentro, e ai nostri corsi- è ritrovare L’ENTUSIASMO per quello che fai.

E questo, te logarantisco, è il miglior antidoto per impedire che l’hotel possa cannibalizzarela tua famiglia.

Perché imporrà ai tuoicari di fare UNA SCELTA.

Opzione 1

Si fanno a lorovolta coinvolgere da te, si mettono a studiare e abbracciano il cambiamento, (tiassicuro che succede spesso).

Opzione 2

Si rendono conto che QUESTO mondo è TUO più di quanto non sia loro e si lasciano GUIDARE da chi ha dimostrato di sapere qual’ è la rotta da seguire...(e va bene comunque).

P.s. Linda Tonnini mi sono permesso di usare la vostra foto perché è già pubblica e perché il tuo è il messaggio che ho apprezzato di più.

P.P.S. Buone feste a voi e famiglia 😉

CONTINUA A LEGGERE

Come usare il principio della DIMOSTRAZIONE per vendere ascensori, hotel di lusso e pensioni a due stelle

“Nessuna argomentazione al mondo può battere una forte dimostrazione”

Claude Hopkins

Come avevoanticipato giorni fa, durante le vacanze di Natale ho avuto modo di leggere unlibro molto interessante sul copywriting, dal quale ho appreso diversi spunti.

Purtroppo non tuttisono applicabili in hotel.

Anzi, la difficoltà maggiore quando devo consigliare ad un albergatore un testo di marketing è proprio questa:

L’applicabilità.

SI perché l’hotel èun business ULTRA SPECIFICO con dinamiche UNICHE e, se non hai l’occhioallenato da anni di esperienza, è estremamente complicato prendere un testo dimarketing generico e provare ad applicarne i concetti in ambito alberghiero.

La probabilità disegnare un autogol è altissima.

Ecco perché, quando accedo ad informazioni “nuove”, uso un metodo in 6 step per passare al setaccio le strategie potenzialmente efficaci:

• Raccolta informazioni: leggo libri, ascolto podcast, guardo video, imparo nuove strategie.

• Filtro: mi affido all’esperienza e all’intuito per scartare quelle che ritengo inapplicabili in hotel.

• Ricerca case history: a questo punto faccio mente locale per ricordare e individuare quelle già applicate con successo da uno delle migliaia di hotel con cui sono entrato in contatto.

• Declinazione ad un nuovo caso specifico: valuto a quale albergo che seguo posso fare applicare la nuova strategia.

Test: provo la strategia sul campo.

• Creazione case history: raccolgo dati e analizzo i risultati. Aggiungo la case history al mio database di cui sopra.

Nello specifico,durante le vacanze mi sono soffermato a ragionare sul concetto di DIMOSTRAZIONEsecondo il quale NESSUNA tecnica di persuasione, nemmeno IL MIGLIOR copy delmondo, può essere efficace quanto una dimostrazione.

E, a DIMOSTRAZIONE di ciò, ci tengo a condividere con te una storia…

Molto probabilmenteconoscerai gli ascensori OTIS.

Se su due piedi il nome non ti dice niente, non importa.

È la marca più diffusa al mondo, sicuramente ne avrai usato uno per spostarti da un piano all’altro. Magari anche di un hotel. 😉

Ma l’azienda OtisNON è conosciuta per aver inventato gli ascensori.

Sai cosa l’ha resacosì famosa piuttosto?

Te lo dico subito.

Sono stati i primial MONDO ad introdurre il sistema di bloccaggio che impedisce all’ascensore diprecipitare in caso di rottura dei cavi.

Ora, nel 2019 questa funzionalità potrà sembrarti banale come l’uovo di Colombo.

Ma devi sapere chePRIMA della diffusione di questo sistema le persone erano letteralmenteTERRORIZZATE dalla possibilità di precipitare nel vuoto in caso di guasto.

E questa fobiarendeva dannatamente complicato vendere appartamenti ed uffici ai piani altidegli edifici, bloccando lo sviluppo di intere città che avevano ormairaggiunto il punto di saturazione con la classica edificabilità orizzontale…

Le cose stavano più o meno così:

• Nessuno avevavoglia di fare le scale.

• Nessuno volevarischiare la vita salendo su uno di quei cosi.

• E anche quando è stato presentato questo nuovo “sistema di bloccaggio” nessuno era disposto a fare da cavia per provarne l’efficacia (e se non avesse funzionato?).

Fino a quando…

Nel 1855 il Signor Otis in persona decise, durante una manifestazione di settore, di DIMOSTRARE l’efficacia del sistema, provandolo in diretta davanti a MIGLIAIA di persone.

Si mise quindiall’interno dell’ascensore e ordinò ad uno suo collaboratore di TAGLIARE, unoalla volta, i cavi che lo reggevano.

Risultato?

L’ascensore scesesolo di pochi centimetri e si bloccò.

SENZA PRECIPITARE.

E, per quantol’invenzione geniale fosse già stata attuata e funzionante, questa singolaDIMOSTRAZIONE cambiò il mondo.

Perché PERSUASEimmediatamente le persone.

E permise a città come New York di svilupparsi IN VERTICALE dando vita alla creazione dei grattacieli che oggi dominano lo skyline delle principali metropoli internazionali.

Bella storia, eh?

Ok, ma come possiamo applicarla all’hotel?

Caso studio: mentrecamminavo per le vie di Singapore, perso nel tentativo di ricordare un hotelche conosco che avesse già attuato con successo la tecnica della dimostrazione,ho raggiunto l’iconico Marina Bay Sands per un sopralluogo.

Se non lo conosci tela faccio breve: parliamo di uno degli hotel PIU’ FAMOSI AL MONDO.

Ti do giusto qualchedato a corredo:

• 5 stelle lusso.

• 2561 camere.

• 50 ristoranti.

• l’Infinity poolpiù grande del mondo al 57 piano.

• Il terzo casinòpiù grande al mondo per estensione.

• Un canale comequello di Venezia (navigabile con barchette a noleggio) che taglia in duel’area commerciale costellata dalla boutique delle marche più esclusive (Gucci,Chanel, Prada, Bulgari, Givenchy, Hermes…solo per citare i più rappresentativi).

Quando si diceelementi differenzianti…

Fatto sta che, mentre camminavo per LE VIE DELL’HOTEL, frastornato da tutta questa GRANDIOSITA’ non ho potuto fare a meno di collegarmi ai miei ragionamenti precedenti…

Su due piedi hopensato:

“Sei hai un hoteldel genere sicuramente non hai NIENTE DA DIMOSTRARE…”

Niente di più sbagliato.

Perché un hotel delgenere ha come competitor il Bellagio di Las Vegas, L’Emirates Palace di AbuDhabi e il Burj Al Arab Jumeirah di Dubai.”

Non propriopensioncine a cui mancano gli effetti speciali…

Ora però ti chiedo:

Quanti hotel infintamente più “normali” del Marina Bay conosci che riempiono il sito di aggettivi come “lussuoso”, “esclusivo”, “prestigioso”, ecc…??

Te lo dico io,troppi.

Motivo per cui certedescrizioni ormai risultano completamente inefficaci.

Soprattutto agliocchi di una persona con reddito a 5-6 zeri che ha girato il mondo, visto ditutto e non si lascia certo condizionare da un aggettivo.

E in effetti sulsito del Marina Bay le descrizioni sono assolutamente sobrie se paragonate alcontesto…

Ora ripeti con me:

“Nessuna argomentazione al mondo può battere una forte dimostrazione”.

Ti interessa saperecome è stata applicata la strategia della dimostrazione al Marina Bay?

Seguimi.

A piedi della torrenumero 1, a pochi passi dall’ingresso principale, c’è un piccolo parcheggio chesi affaccia direttamente sui corridoi più trafficati dell’hotel.

Il parcheggio puòospitare solo poche auto ed è l’unico “esposto”, a differenza delle migliaia diposti sotterranei, lontano da occhi indiscreti...

Tranquillo, non stoper presentarti il piano per rubare una macchina. 😉

Il punto è che, a prescindere dalla posizione, ti assicuro che è letteralmente IMPOSSIBILE non notarlo.

Sai perché?

Perché è riservatoad un certo tipo di clienti "speciali".

I proprietari di supercar come FERRARI E LAMBORGHINI.

In pratica, entrandodall’ingresso principale tirati come ad una serata di gala, uno staff diparcheggiatori d’elite, mettono in fila almeno 10 gioielli a motore su 4 ruote.Ogni giorno che Dio manda sulla terra.

E i bolidifiammanti, rossi, neri e gialli, sono li a dare il benvenuto agli ospiti che simettono in posa per una foto di rito.

Ti viene in mente unmodo più efficace per comunicare:

“Benvenuto nell’hotel preferito dai MILIONARI di tutto il mondo”?!

Non sforzartitroppo, non lo troveresti.

Ok, Gian Marco tuttochiaro.

Ma io NON vendoascensori e i miei clienti NON guidano Ferrari.

Come posso applicare questa strategia nel MIO hotel?

TI ringrazio per ladomanda.

E sono certo che tiinteresserà sapere come tantissime pensioni in Romagna hanno applicato questastrategia per DECENNI, con estremo successo, pur disponendo di modestestrutture del dopo guerra…

Quindi scopriamoloinsieme.

La Romagna basa granparte del suo successo sui principi di OSPITALITA’, CALORE e su quellasensazione impagabile di sentirti trattato come un VIP anche in un albergo dapoche decine di euro a notte…

Questo fa si chemigliaia di persone TORNINO ogni anno per provare di nuovo la sensazione disentirsi AMATI, COCCOLATI e IMPORTANTI, a prescindere della disponibilitàeconomica.

E sai come lepensioni in Romagna usano la tecnica della DIMOSTRAZIONE per diffondere questomessaggio?

I PREMI.

Si, hai capito bene,i premi.

In pratica gli hotel della riviera, supportati dai lungimiranti enti locali, sono soliti consegnare dei premi, delle targhe celebrative (a mo di statuetta degli oscar tanto per rimanere in meta di sentirsi VIP), per PREMIARE i clienti affezionati che tornano da 30, 40, a volte anche 50 anni di fila.

E ti assicuro chenon c’è dimostrazione più forte per diffondere il messaggio: “qui si statalmente bene che i nostri clienti tornano ogni anno.”

Infatti, il clientefacendosi fotografare con il premio, diventa testimonial DIMOSTRANDO CHE èTUTTO VERO e confermando di fatto la scelta.

Diffondendo laconvinzione che “In Romagna si sta bene”.

Questo perché, lareazione di chi guarda è automatica e prevedibile.

"Quale pazzo autolesionista tornerebbe per 30 anni in un hotel dove NON si è trovato a meraviglia?".

Bene, ora se haicapito l’importanza della dimostrazione, è il tuo momento.

==> Cosa vuoi comunicareal tuo target?

==> Qual’ il tuomessaggio differenziante?

==> Come puoiusare la tecnica della DIMOSTRAZIONE per convincere i potenziali clienti checiò che dici è assolutamente vero?

CONTINUA A LEGGERE

Pianificare il 2019 - Guida pratica: 3 obiettivi, 4 requisiti

È domenica, e mentrescrivo questo post sono seduto ad un tavolino con vista Marina Bay in attesa didirigermi in aeroporto, dove mi attende il volo di rientro per l’Italia.

Le vacanze sono finite e sono pronto a mettermi al lavoro per raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato di raggiungere nel 2019.

Così, per dare seguito al webinar dell’altro giorno, ho deciso di mettere nero su bianco i concetti trattati e condividere lo schema a 4 colonne pronto all’uso.

Anzi, ho fatto di più.

Per ingannare l’attesa ho confezionato un vero e proprio report, una guida pdf passo-passo.

A dir la verità io l’ho solo buttata giù su un tovagliolo poi l’ho mandata a Daniele Sarti che l’ha “digitalizzata” e me l’ha rimandata.

Quindi ora tocca ate “chiudere il triangolo e andare a segnare”.

Scarica il report che trovi qua sotto e segui le istruzioni per impostare i tuoi obiettivi.

Ti sfido acondividerne almeno uno, (con focus sull’hotel) commentando questo post.

Per dare il buon esempio, comincio io:

1) Il mio primo obiettivo professionale è far crescere la community Albergatore Pro e farla diventare il punto di RIFERIMENTO INDISCUSSO per albergatori professionisti in Italia (se ti senti parte del progetto sono quasi sicuro che farà piacere anche a te).

2) Per farlo abbiamoconsiderato un budget di 30.000 €, dobbiamo sviluppare maggiori competenzenello sviluppo video e ci affideremo ad una delle agenzie più innovative inItalia per promuovere servizi on-line.

3) Il driver modifica metrica (scoprirai nel report come definire il tuo) è “incrementare la dimensione del gruppo fino ad arrivare a 5.000 iscritti entro il 31/12 2019”.

4) La motivazionesuperiore è quella di CONTRIBUIRE allo sviluppo del settore hotel in Italia,attraverso la creazione di una nuova CULTURA professionale che consenta aglialbergatori di ottenere il MASSIMO dal proprio hotel, pur riuscendo a GODERSIla vita.

Così facendo sentiròdi aver fatto la DIFFERENZA MIGLIORANDO la mia vita e quella di tante persone.

E tu...? Cosa ci fai ancora qui?

Scarica subito ilreport, compila lo schema e metti nel mirino i tuoi obiettivi per il 2019.

P.s. Solo dopoaverlo provato, se pensi che il report possa essere utile ad un amico/collegaalbergatore, condividi il link e dacci una mano a raggiungere il NOSTROobiettivo 😉

https://www.albergatorepro.com/report-obiettivi-2019/

CONTINUA A LEGGERE
Thank you! Your submission has been received!
Oops! Something went wrong while submitting the form.

Siamo qui per offrirti il supporto di cui hai bisogno, contattaci!

Clicca sul link qui sotto per inviarci una richiesta specifica sulle tue necessità.

CONTATTACI

Compila il modulo e sarai ricontattato da un nostro consulente!

INVIA RICHIESTA

Richiesta inviata correttamente!

Sarà nostra premura ricontattarti prima possibile.

È stato riscontrato un errore durante l'invio del messaggio. Riprova di nuovo.