Visione, Coraggio e Strategia: La Rivoluzione Silenziosa dell’Hotel VIU Milan

Visione, Coraggio e Strategia: La Rivoluzione Silenziosa dell’Hotel VIU Milan
Milano è una città che cambia in fretta. Un tempo c’erano pochi hotel cinque stelle, oggi è un’arena sempre più affollata e competitiva, dove ogni nuovo progetto alza l’asticella. In questo panorama, l’Hotel VIU Milan rappresenta un esempio perfetto di come visione, strategia e coraggio possano costruire un successo duraturo, sostenibile e altamente redditizio.
Questa è la storia di Diego Novarino, General Manager di lungo corso, che da quasi dieci anni guida il VIU con un approccio chiaro e controcorrente: lusso sì, ma senza ostentazioni; esclusività, ma con un’anima accessibile; ospitalità sartoriale, ma senza rigidità.
Tutto parte da una scelta coraggiosa. Nel 2016, quando Milano iniziava a raccogliere i frutti dell’Expo, la proprietà dell’Hotel VIU Milan si trovò davanti a un bivio: restare nel sicuro segmento dei quattro stelle upscale o tentare il salto nel mondo dei cinque stelle, in una zona allora poco battuta dal turismo di lusso.
Scelsero la seconda strada, dando vita a un progetto che, a distanza di anni, si è rivelato visionario: un rooftop panoramico, una piscina scenografica, un design contemporaneo e una proposta di servizi pensata per una clientela cosmopolita e moderna. Non a caso, il VIU è stato il primo hotel a Milano a unire una terrazza panoramica con piscina in un contesto cinque stelle. Quella che oggi sembra una scelta quasi scontata, allora fu una vera rivoluzione.
Oggi l’Hotel VIU Milan viaggia su un’occupazione media annua dell’83,5%, con punte che sfiorano l’86%. Il ricavo medio per camera ha superato i 400 euro, con una crescita del 45% rispetto al 2019. Un dato ancora più impressionante se si considera che questi risultati sono stati ottenuti mantenendo un’occupazione elevata, grazie a un posizionamento ben definito.
L’hotel non si propone come un “cinque stelle lusso” tradizionale, ma come un indirizzo lifestyle di alta gamma, capace di attrarre una clientela internazionale prevalentemente americana e nord-europea. L’atmosfera è informale, ma il servizio è di altissimo livello. Non mancano clienti fidelizzati, sia nel segmento corporate che in quello leisure.
La terrazza, con piscina e ristorante firmato dallo chef stellato Giancarlo Morelli, incide per circa il 12% sul fatturato totale dell’hotel. La Spa, invece, è volutamente un servizio gratuito per gli ospiti, più un valore aggiunto che una fonte di ricavo diretto, una scelta strategica per rafforzare la percezione di benessere e comfort.
L’Hotel VIU Milan ha saputo interpretare e anticipare il cambiamento del lusso contemporaneo. Oggi il lusso non è più una questione di formalità o eccessi, ma di esperienze autentiche e personalizzate. L’età media degli ospiti si è abbassata, con una clientela giovane, informale e allo stesso tempo esigente.
Terrazze e spazi outdoor sono diventati asset strategici per gli hotel urbani, e Milano è ormai una città senza stagionalità: si lavora tutto l’anno, con pochissime eccezioni.
La gestione dell’hotel è tutta giocata su equilibrio e visione. Diego Novarino guida personalmente la strategia, in sinergia quotidiana con il team commerciale e revenue. I prezzi vengono gestiti internamente, senza affidarsi esclusivamente a software automatici, ma con una lettura costante della domanda e una grande sensibilità verso il mercato.
L’organico diretto conta circa 45 dipendenti, più il personale esternalizzato per housekeeping e ristorazione. Il turnover è basso, la fidelizzazione alta. Non esistono KPI legati alla performance né incentivi economici individuali. Tutto ruota intorno a un welfare aziendale ben strutturato e, soprattutto, a un ambiente di lavoro sano e stabile.
Ma il vero valore distintivo dell’Hotel VIU Milan è la responsabilità sociale. L’hotel sostiene il progetto “Case del Sorriso” di Cesvi in Sudafrica e collabora ogni anno con l’associazione di Bebe Vio per raccogliere fondi attraverso eventi speciali. Non si tratta di semplice marketing, ma di un impegno concreto per restituire qualcosa alla comunità.
Il messaggio di Diego Novarino è chiaro: il vero lusso oggi è la visione, la capacità di leggere il cambiamento e di costruire un progetto coerente e sostenibile. In un mondo dell’ospitalità dove molti rincorrono le mode, il VIU dimostra che si può ottenere successo con autenticità e coraggio.
“Fare hotellerie significa avere voglia di ospitare, di divertirsi, di costruire relazioni,” dice Novarino. “Non è un mestiere per chi cerca scorciatoie. Ma se ti piace davvero, questo lavoro ti restituisce molto più di quanto immagini.”
Un messaggio che suona come un invito diretto a tutti quegli albergatori che oggi stanno pensando di alzare il livello della propria offerta, ma temono il salto: il lusso non è più una questione di formalità. È una questione di visione.
Servizi correlati
Articoli correlati
Richiesta inviata correttamente!
Sarà nostra premura ricontattarti prima possibile.
È stato riscontrato un errore durante l'invio del messaggio. Riprova di nuovo.