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"La formazione non serve a niente, faccio l'albergatore da una vita!" - La storia del dodicesimo mese

Oggi voglio raccontarvi una storia che parla di sport in generale e di basket in particolare.

Una storia che parla soprattutto di MENTALITA’.

Una storia che parla anche di Kobe Bryant, uno dei miei idoli assoluti.

Non tanto per le sue innate capacità di giocatore, che hanno attirato i riflettori di tutto il mondo su di lui, fin dall’esordio in NBA.

E, per una volta, nemmeno della sua proverbiale (nel vero senso della parola) mentalità, che lo ha reso una leggenda IMMORTALE, non solo di questo sport.

Per intenderci, per chi di voi non lo conoscesse, Bryant per tutta la carriera si è alzato alle 4.00 del mattino per allenarsi di più e meglio degli altri.

Ma non è una questa la storia di oggi.

La storia di oggi è la storia di altri due giocatori, altrettanto dotati di talento, ma non (ancora) famosi come il precedente.

I due giocatori in questione sono Giannis Antetokounpo, e Kawhi Leonard.

Rispettivamente (e recentissimamente) eletti miglior giocatore della stagione il primo, e miglior giocatore delle finali, nonché campione del mondo, il secondo.

Ora, se pensi che tutto questo non c’entri niente con l’hotel, dammi ancora qualche riga e capirai.

Entrambi i giocatori in questione infatti, sono due autentiche superstar della lega più competitiva al mondo.

Parliamo di professionisti che guadagnano, SOLO per le prestazioni sportive, più di VENTI milioni di dollari l’anno.

Più le varie sponsorizzazioni.

Parliamo di Campioni, seguiti da entourage iper specializzati, che definiscono ogni singolo momento della stagione, in termini di allenamento, recupero e programmi di alimentazione personalizzati, dai migliori nutrizionisti del pianeta.

Ragazzi di venticinque anni che hanno MILIONI, possono permettersi qualsiasi cosa vogliono e non possono muovere un passo in pubblico senza essere letteralmente accerchiati da giornalisti, fotografi e fan in delirio.

Ragazzi che si allenano 4-5 ore al giorno per 11 mesi l’anno.

U N D I C I mesi l’anno.

Sapete cosa li rende “diversi” da tutti gli altri?

Il DODICESIMO mese.

Proprio così.

Infatti, mentre la maggior parte dei loro “colleghi” sono in giro per il mediterraneo, tra mega ville, yacht faraonici e isole private, loro passano l’estate in palestra.

Ma non è “solo” la voglia di continuare ad allenarsi che li distingue.

Infatti chiunque di voi abbia fatto attività sportiva nella vita sa che, a lungo termine, diventa una specie di droga di cui non puoi fare a meno.

A maggior ragione se questa attività fisica rappresenta il tuo lavoro e ti permette di incassare assegni a 6 zeri ogni mese, direte voi.

Cos’è allora il fattore che li rende “diversi” e ha permesso loro di ottenere risultati STRAORDINARI?

La voglia di migliorarsi SEMPRE.

L’umiltà che ti porta a metterti costantemente in discussione, chiedere, confrontarti per scoprire quell’informazione che ti mancava e ti permette di salire un altro gradino nella tua scalata verso l’eccellenza.

(Che poi è il tratto caratteriale che accomuna chi partecipa ai nostri corsi e ci permette di diventare amici in un paio d’ore creando un clima straordinario in aula e on-line).

Ok, ma alla fine cosa hanno fatto di speciale Giannis e Kawhi?

Te lo spiego subito.

Entrambi sono andati a scuola da Kobe Bryant.

Letteralmente.

Gli hanno scritto, telefonato e hanno insistito per convincerlo a fare delle sessioni di allenamento individuale per migliorare alcuni movimenti particolari e aggiungere ulteriori “armi” al proprio arsenale.

Inutile dire che la cosa ha funzionato, visti i risultati ottenuti.

Ora la domanda che vi faccio è molto semplice.

Se due dei giocatori più forti e famosi del MONDO, hanno deliberatamente deciso di “andare a scuola” per migliorarsi pur essendo all’apice della propria carriera…

davvero voi pensate di non avere più niente da imparare su come si gestisce un hotel?

O vi state semplicemente accontentando di ottenere risultati che, anche quando soddisfacenti, potrebbero essere notevolmente migliorati con uno sforzo in più?

Ora: se hai risposto SI alla prima domanda, direi che la nostra conversazione finisce qui, puoi tornare a fare quello che stavi facendo.

Se invece, hai risposto SI alla seconda domanda, sono sicuro che questa storia ha acceso una scintilla nei tuoi occhi.

(E se guardi bene la vedi anche tu nel riflesso sullo schermo del tuo smartphone).

A questo punto la scelta è solo tua.

Di nuovo, puoi tornare alle tue cose e lasciare spegnere la scintilla giorno dopo giorno…

Oppure puoi cliccare sul link qua sotto e trasformare la scintilla in un incendio che trasformerà per sempre i risultati del TUO hotel:

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È l’albergatore che fa l’albergo. Non l’albergo che fa l’albergatore

Booking presenta i Booking Hero 2019: l’Italia si aggiudica il primo premio confermandosi regina dell’ospitalità.

Il premio Booking Hero, ha ricevuto migliaia di candidature per dare ai professionisti del settore dell’ospitalità il riconoscimento dovuto per gli sforzi e la passione dedicati alla buona riuscita (e a volte anche di più) dei viaggi dei propri ospiti.

Dietro ognuna di queste storie si cela il lavoro di un partner che ha fatto davvero il massimo per permettere ai viaggiatori di vivere un’esperienza indimenticabile, creando con loro un legame indissolubile e particolare.

Inutile dire che il premio in questione sposa in pieno la visione di Albergatore Pro che, dall’inizio della nostra avventura mette considera LA PERSONA che guida l’hotel, l’UNICO vero asset a lungo termine di una struttura ricettiva.

In una società liquida, in un mercato che si evolve sempre più velocemente ed è ormai giunto a saturazione, la somma di ATTITUDINE + COMPETENZE di chi gestisce è l’unica cosa che può essere incrementata continuativamente ed esponenzialmente.

A prescindere del contesto.

La faccio più semplice?

L’insieme dei tuoi valori UMANI + le cose che sai fai fare hanno sempre fatto, fanno e FARANNO la differenza rispetto ad un materasso memory o una piscina di due metri più grande.

Quindi, cosa devi fare?

Se vuoi entrare a far parte de gruppo d’elite che si prenderà il mercato nei prossimo 10 anni, NON puoi restare a guardare.

Devi studiare e comprendere il marketing, applicare il controllo di gestione e la pianificazione fiscale.

Il tutto mentre gestisci il tuo gruppo di lavoro e tenti di risolvere i mille casini che ti capitano ogni giorno.

Il punto è che NON puoi farcela da solo.

La buona notizia è che esiste Albergatore Pro.

L’unico corso in Italia che ti permette di salire ad un livello superiore, attingendo dall’esperienza dei migliori esperti in Italia delle specifiche discipline, confrontandoti con centinaia di albergatori illuminati da ogni angolo della penisola.

Imprenditori come te, che saliranno sul palco a raccontare storie di successo, o ti daranno la dritta che stavi cercando durante un coffee break (o al super aperitivo panoramico che abbiamo previsto quest’anno).

C’è un ultima cosa che vorrei ricordarti.

Tra pochi giorni scade l’offerta che ti da diritto al SUPER bonus.

Una lezione sulla vendita diretta tenuta dal consulente delle principali catene internazionali Mr. Doug Kennedy!

Un condensato di TRE ORE di consigli pratici, spunti e strategie che alcuni degli hotel più famosi al mondo, hanno pagato svariate migliaia di euro.

Il tutto GRATIS, incluso nel prezzo del biglietto, fino a scadenza offerta.

Devi solo cliccare qui:

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Chiudere il ristorante del tuo hotel?

L’ho detto decine di volte e continuo a ripeterlo.

Chiudere il ristorante NON è una strategia di marketing.

Siamo in Italia.

Uno dei paesi più ambiti dai viaggiatori di tutto il mondo.

Nello specifico siamo famosi nel mondo per le 3 F.

In ordine di importanza:

✅ Food (cibo)
✅ Fashion (moda)
✅ Forniture (arredamenti)

Certo la ristorazione si evolve, cambia e chi la offre deve incontrare i desideri degli ospiti.

Ma decidere da un giorno all’altro di chiudere il ristorante, spesso è, né più né meno, un SUICIDIO commerciale, che porta come conseguenze:

⛔️ Meno clienti
⛔️ Meno fatturato
⛔️ Meno utili (soldi in tasca all’imprenditore)

A maggior ragione, farlo in modalità “fai da te”, senza un piano marketing, senza un’identità NUOVA e senza una struttura MODERNA e ricercata è causa di MORTE CERTA.

Si, lo so che in giro ti dicono che la “pensione completa” è morta.

Ma sono molti di più i morti per chiusura ristorante.

Solo che tu NON né puoi più di chef matti, di personale di sala impresentabile con continue richieste di psicanalisi e vivi sempre nel terrore del prossimo dipendente che ti si avvicina con tono depresso dicendoti:

“Ti devo parlare”.

E siccome lo dici 7 volte al giorno a parenti, amici, fornitori e clienti, finisce che i consulenti da strapazzo LO SANNO.

E attaccano il cavallo dove vuole il padrone.

E si fanno pagare per accompagnarti nell’al di là come un Caronte 2.0.

Quindi, se non muori dalla voglia di fare questo viaggio, c’è solo UNA via.

✅ Studia marketing
✅ Studia la tua destinazione
✅ Creati un’identità
✅ Assicurati che la tua struttura abbia i requisiti necessari per competere in un nuovo sport

Solo DOPO valuti il da farsi.

Come dici?

Non sai da dove cominciare?

Facilissimo.

Iscriviti al corso Albergatore Pro dove, tra gli altri docenti, avremo il piacere di ospitare Lorenzo Ferrari, massimo esperto di marketing per la ristorazione in Italia.

Non rimandare.


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L’ultima recensione - quello che un algoritmo non risolverà MAI.

Sono le 23.00.

A quest’ora in hotel è “quasi” tutto tranquillo…

La maggior parte dei clienti sono già saliti in stanza, qualcuno sta ancora chiacchierando mentre beve qualcosa al bar…

La sala ristorante è silenziosa come una chiesa e vive uno di quei pochi momenti “perfetti” con il pavimento lucido, dopo la passata di straccio e la mise en place già pronta per la colazione di domani.

Un’altra giornata da 16 ore volge a conclusione…

Lentamente fai le ultime verifiche, mentre mentalmente ti prepari alla giornata di domani.

Anche luglio è arrivato e il tuo stato d’animo è a metà tra l’adrenalina per il momento decisivo che sta per cominciare e la stanchezza per i mesi già trascorsi.

Siamo nel pieno dell’estate.

Ogni giorno un imprevisto si aggiunge alla lista delle mille cose a cui devi pensare.

Un condizionatore che smette di funzionare, un cliente troppo esigente e un cameriere con l’aria troppo stanca per arrivare a settembre…

Ormai ci hai fatto l’abitudine ma, all’improvviso, mentre ti fai coraggio pensando che tutto sommato le cose stanno anche andando bene… eccola che arriva.

L’ultima recensione.

Quella che si oppone alla stanchezza e ti tiene sveglio mezz’ora in più.

In fondo sono solo “3 palle su 5”, non sarebbe nemmeno male.

Solo che proprio non te l’aspettavi.

Per lo meno non da quella coppia che salutandoti ti ha detto che era andato tutto bene…

Alla fine è “quasi” tutto qui il nostro mondo.

In questa PASSIONE SMISURATA che travolge ogni ragionamento razionale.

In quel desiderio di accontentare tutti, anche quando sai che non è umanamente possibile farlo.

Ecco perché ci sarà sempre un MURO invalicabile tra te e i consulenti malati di tariffe, in cerca dell’algoritmo miracoloso.

Perché loro NON hanno idea di cosa significa fare questo lavoro.

Non sanno che, per quante volte tu possa controllare il previsionale e monitorare i costi per far quadrare i conti, in fondo in fondo NON te ne frega niente.

Chiariamoci.

Non sto dicendo che il risultato economico non è importante, altrimenti non avrebbe senso un corso come Albergatore Pro (e tutto quello che faccio).

Ma sul serio, non si vive di soli numeri e non è per per i numeri che hai scelto di fare questo lavoro.

Quello che fa davvero LA DIFFERENZA è riuscire a creare un clima di armonia tra le persone che lavorano con te, affinché possano rendere soddisfatti gli ospiti.

Perché, come dice il mitico Paolo Cevoli comico di Zelig (figlio di un albergatore), “se i clienti sono contenti, siamo contenti anche noi”.

Ora, quello che ci tengo a dirti in realtà è che Albergatore Pro, non è il solito corso tecnico fatto solo di calcoli e grafici.

E’ un corso dove affrontiamo, molto seriamente, anche l’aspetto umanistico della gestione dell’hotel.

Si, perché prima che imprenditori siamo essere UMANI.

E ad ogni rapporto con clienti, fornitori e collaboratori avviene un “transfer emozionale” che modifica il nostro stato d’animo.

Con tutte le conseguenze del caso.

Se la testa è leggera, tutto viene facile.

Se ci facciamo prendere dallo sconforto del momento, tutto diventa estremamente complicato.

Ecco perché quest’anno abbiamo invitato Arrigo Sacchi, uno dei più grandi allenatori della storia del calcio, che ci spiegherà come anche il miglior schema del mondo NON serve a niente se non hai il controllo delle tue emozioni.

E ci spiegherà come è riuscito a mantenere alta la motivazione (sua e della squadra) anche nei momenti difficili, nonostante la gogna mediatica (che psicologicamente ha l’effetto di una recensione negativa moltiplicato per 1.000).

Fino alla VERA vittoria FINALE.

Ok, per oggi è tutto.

Se vuoi essere dei nostri clicca ora sul link qua sotto e poi goditi il meritato riposo.

Albergatore Pro 2019 | Acquista il tuo biglietto

E ricorda: domani è un altro giorno, ma oggi non tornerà mai più. 🌙


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150.000 € in cambio di un file Excel

Eccoci qua.

In queste settimane siamo presi dai mille progetti in essere e abbiamo temporaneamente messo in stand-by le iscrizioni al corso di novembre, che comunque continuano ad arrivare.

Detto questo, fino ad oggi abbiamo svelato soltanto DUE degli ospiti dell’edizione 2019.

Facciamo un breve riepilogo:

Il primo ospite sarà Lorenzo Ferrari, CEO di Ristoratore Top, che ci spiegherà come trasformare il ristorante dell’hotel da centro di costo a centro di profitto.

Chiariamoci.

Questo NON è il solito titolo ad effetto per rendere interessante uno speech trito e ritrito.

Lorenzo è un vero FUORICLASSE del settore che ha seguito centinaia di ristoratori in tutta Italia dalle piazze più conosciute agli angoli più sperduti della provincia.

Solo FATTI, zero teorie.

Il secondo docente è, niente-poco-di-meno-che:

Arrigo Sacchi, uno degli allenatori più vincenti di sempre che ci parlerà di Leadership e di come “cambiare la mentalità di un gruppo di lavoro per convincere le persone ad applicare un nuovo metodo.”

Anche qui.

Spesso chi torna dal corso è carico di entusiasmo e pieno di nuove strategie da applicare ma non riesce a farsi seguire dal suo staff o, peggio, dai suoi familiari.

Chi meglio dell’allenatore della squadra eletta la più forte del secolo può spiegarci come fare?

Ricordate sempre.

La tecnica è importante, e al corso Albergatore Pro ce n’è in abbondanza, ma se non si riesce ad applicare non serve a niente.

Ok, dopo questo breve riepilogo siamo pronti per svelare in anteprima un altro dei temi che tratteremo all’edizione 2019 del corso Albergatore Pro.

Parleremo di ACCESSO AL CREDITO.

E come sempre lo faremo alla nostra maniera.

Senza fumosi concetti da economisti.

Come dici?

Pensi che il titolo del post sia una provocazione da copywriter?

Ti capisco, ma se avrai la pazienza di leggere fino in fondo, scoprirai che è tutto vero.

Prima però concedimi una breve introduzione.

Gli anni 90 sono finiti da un pezzo e oggi viviamo in un’epoca molto particolare…

Un’epoca in cui le banche hanno “in pancia” svariate decine di milioni di euro “virtuali”, rappresentati da un patrimonio immobiliare, riscattato in cambio di crediti divenuti inesigibili.

Te la faccio più semplice?

Le banche sono piene di case, edifici, capannoni ed hotel che non riescono a vendere (questo scommetto che non fai fatica a crederlo).

Mattoni che avevano accettato a garanzia di soldi prestati ad imprenditori… che non sono riusciti a restituirli.

Mattoni che nel frattempo si sono svalutati e oggi rappresentano un pessimo affare.

Ed è a questo punto che la storia si fa interessante per te.

Perché la scelta di accettare immobili come garanzia si è rivelata per le banche dannosa a tal punto da mettere in discussione l’intero sistema.

E ribaltarlo.

Sai qual è la linea guida degli istituti di credito “sani” nel 2019?

Le competenze valgono più degli asset patrimoniali.

Tradotto: meglio prestare soldi a un imprenditore che “li sa fare” (anche se non ha garanzie) piuttosto che a un “imprenditore scarso” che può garantire con un immobile.

Questa è musica per le orecchie di un Albergatore Pro.

Come dici?

E’ un ritornello che hai già sentito altre volte? Pensi sia il solito tormentone del momento?

Ti sbagli (e mi sbagliavo anche io).

Per dimostratelo al corso 2019 ti spiegherò passo-passo le azioni da compiere per farti finanziare il tuo progetto.

Ora, se mi conosci un minimo sai bene che non sono il tipo da leggere un libro per poi salire sul palco teorizzando concetti imparati a memoria…

Chiaramente ho studiato come si sviluppa un business plan.

Ma al corso ti parlerò di un caso reale.

Ti spiegherò come ho fatto ad ottenere, per un cliente che mi sta particolarmente a cuore, 150.000 € tra fideiussione e fidi.

Senza garanzie.

O meglio.

Con le sole proiezioni di costi e ricavi che ho impostato su un semplicissimo foglio Excel.

Quindi, se hai un progetto per avviare, rilevare o ristrutturare il tuo hotel, che da troppo tempo dorme nel cassetto, è arrivato il momento di trasformare il tuo sogno in obiettivo.

Iscriviti al corso, scopri come impostare il tuo business plan e ottieni un canale preferenziale con il quarto gruppo bancario italiano che ha deciso di andare all-in sul turismo.

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P.S. A breve il prezzo del biglietto aumenterà di nuovo, poi non dire che non te l’abbiamo detto.

P.P.S. A breve nuovi aggiornamenti sugli altri temi.


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Il maggio più freddo degli ultimi 30 anni, giornalisti e previsionale per l'estate 2019

Dato che ho già visto questo articolo condiviso diverse volte dai miei contatti, penso sia doveroso fare alcune precisazioni.

1) I titoli “terroristici” vendono sempre. I giornalisti lo sanno e fanno il loro lavoro.

2) Fare analisi per il comparto “Mare Italia” basandosi sui dati consolidati al 3 giugno, dopo il maggio più freddo degli ultimi TRENTA ANNI, è semplicemente un’attività da dilettanti che NON SANNO e NON CAPISCONO (e in virtù di questo dovrebbero continuare a parlare di dove va in vacanza la Ferragni).

3) Per quanto si possa studiare una strategia efficace e pianificare delle attività di marketing operativo basandosi sui risultati, per vendere il mare c’è UNA SOLA call to action, che DA SOLA sposta gli equilibri più della somma di tutti gli altri fattori messi insieme:

IL SOLE.

C’è il sole si pensa al mare.

Piove, fa freddo, in città sembra novembre, non ti viene in mente di prenotare.

Poi torna il sole e ti torna la voglia di mare. Stop.

Gli essere umani sono “animali” semplici che rispondo a bisogni primitivi in funzione dell’ambiente in cui vivono.

Quindi, prima di piantare i chiodi sulla bara delle attività turistiche direi di aspettare fine giugno per il prossimo check-point.

Chiariamoci.
NON sto dicendo che tutto va bene e che maggio NON ha fatto danni.

Quello che si è perso al 31/5 è appunto PERSO e non torna più.

Diverso è analizzare un previsionale che, ripeto, fisiologicamente risentirà di un effetto compensativo che a giugno permetterà un recupero.

Se sarà sufficiente lo scopriremo solo vivendo.

Quello che è CERTO è che il disfattismo NON serve a nessuno e tirare i remi in barca, perché il Sole 24 Ore (o qualsiasi altra testata giornalistica) ha decretato che quest’anno in una regione a caso, come per esempio la Puglia, si farà il 13% in meno, è quanto di più lontano dalla mentalità Pro.

La quasi totalità degli hotel che seguiamo in Albergatore Pro sono in vantaggio sul previsionale rispetto al 2018, (non li taggo perché sono belli fatti loro).

La ricetta è la solita:

==> Strategia a monte

==> Definizione della corretta strategia tariffaria

==> Attività di marketing operativo costante

==> Monitoraggio ossessionato dei dati

==> Applicazione di manovre correttive in termini di prezzo e di advertising

==> Serenità (Perché ci Dio ci ha dato la forza per cambiare quello che possiamo cambiare e la saggezza per accettare quelle che non possiamo cambiare, tipo la pioggia)

In conclusione, NESSUNO di coloro che ha condiviso il link, ha notato quello che per me rimane il passaggio più importante del pezzo, legato al significato che le persone attribuiscono alle diverse destinazioni:
Vince, come destinazione più accogliente ed ospitale, Rimini, seguita da Jesolo e San Benedetto del Tronto.

Riccione è considerata la località più di tendenza ed alla moda, seguita da Forte dei Marmi e Cervia-Milano Marittima.

Quella valutata come la più rilassante e tranquilla è, invece, Sabaudia, seguita da Budoni e dalle Isole Egadi.

La località considerata più divertente e giovanile è Gallipoli, seguita da Porto Cesareo e da Cervia-Milano Marittima.

La più conveniente è Alba Adriatica, poi Francavilla a Mare e San Benedetto del Tronto.

La località considerata più costosa è Porto Cervo, seguita da Portofino e Capri.

E solo su questo ci sarebbe da farci sopra un webinar, di un’ora.

Anche se, per ora, l’esito del sondaggio, vede vincere Marketing check-up – come monitorare gli andamenti e intervenire su prezzi e investimenti durante l’estate.


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Google Maps: da oggi è possibile seguire le aziende e ricevere offerte di benvenuto

L’app di navigazione più utilizzata ha da poco implementato la possibilità di seguire le aziende presenti sulla mappa, le quali, da ieri, possono proporre un’offerta di benvenuto a chi metterà il “follow”, per non perdere aggiornamenti o eventi.

Per incentivare gli utenti a premere il pulsante “segui”, Google ha dato la possibilità di proporre offerte di benvenuto per coloro che inizieranno a seguirle: quando un’attività commerciale offrirà un buono sconto, un piccolo badge con un cartellino apparirà sopra al pulsante “segui” e, una volta premuto, sarà possibile vedere la promo ricevuta, la quale verrà salvata nella cartella “offerte“.

Questa nuova funzionalità si chiama deals-on-follow ed è stata resa disponibile a partire da ieri, ma al momento non ho ancora trovato l’impostazione da attivare, probabilmente sarà un rilascio graduale.

Ci sono alcune novità anche su Google My Business, le attività possono adesso scegliere un nome breve, del tipo “@HotelAstoria” oltre alla vanity url g.page/HotelAstoria/.

Come sempre sono ad esaurimento, vi consiglio di andare subito su Google My Business per registrare la vostra url abbreviata e dare un’occhiata a tutte le nuove impostazioni.

Eh sì, perché adesso è anche possibile impostare una foto profilo personalizzata e caricare le proprie immagini, presto anche con la didascalia, per raccontare le proprie storie.

Si può inoltre pubblicare un sito da cui poter scaricare o acquistare materiale promozionale, per semplificare le prenotazioni o per evidenziare le migliori recensioni e il numero di follower.

Le migliori attività, quelle che occupano il 5% superiore nelle proprie categorie, saranno premiate con la dicitura “Local Favorite”, con nuovi badge digitali e fisici in arrivo.

Insomma, tante novità e nuove opportunità da sfruttare, ma la parola d’ordine è sempre la stessa:

Essere sempre aggiornati!


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Oggi siamo CAMPIONI e lo sei anche tu!

Oggi è il 31 maggio, il sole è tornato farsi valere e la maledetta primavera del 2019 sembra archiviata per sempre (ti autorizzo a fare gesti e toccare quello che ti pare).

Ma non è questa la notizia.

La VERA notizia è che ieri sera, esattamente alle 22:30, la squadra di basket RBR Rinascita Basket Rimini ha vinto il campionato di serie C.

Ora, il punto è che RBR non è una semplice squadra di basket.

E’ la NOSTRA squadra.

Perché dico nostra?

Perché noi di Albergatore Pro, oltre ad essere orgogliosamente MAIN SPONSOR, abbiamo seguito le vicende sportive da prima ancora che la squadra nascesse.

Nello specifico, erano le 22:06 del 1 marzo 2018 quando ho messo “mi piace” alla pagina che allora era solo un auspicio del mio amico Davide Turci, Albergatore Pro certificato.

Ripeto, allora La squadra NON esisteva.

Si trattava di una “semplice” pagina Facebook, che ha permesso a Davide di riunire un manipolo di appassionati, che in poco tempo avrebbero poi realizzato qualcosa di incredibile.

Qualcosa che ieri, in una grigia serata di fine maggio, ha vissuto la sua consacrazione con la vittoria del campionato, il primo a cui la neonata squadra ha partecipato.

Inutile dire che è stata una stagione ENTUSIASMANTE.

Seguire la (ri)nascita e la crescita di un progetto del quale condividi i valori, è una di quelle cose che auguro a tutti di vivere almeno una volta nella vita.

Vedere la gioia negli occhi di Davide a fine partita è stato speciale.

Ed è per questo che mi rivolgo a te.

Perché se segui il progetto Albergatore Pro dall’inizio, voglio esprimerti la gratitudine mia e di Daniele Sarti, per averci permesso di creare qualcosa che unisce migliaia di professionisti appassionati dell’hotel, provenienti da ogni angolo d’Italia.

Di averci permesso di creare qualcosa che VA OLTRE alla formazione, ai tecnicismi dell’hotel e ai risultati STRAORDINARI che siamo riusciti a raggiungere insieme.

A tal proposito ti svelo un segreto.

Sai qual è il complimento che preferisco in assoluto?

Quando al termine di una giornata di corso nell’aula di qualche hotel, due albergatori, magari un veneto e un siciliano, vengono a ringraziarmi perché si sentono parte di una SQUADRA.

Ecco perché, al di la della tua passione per il basket o lo sport in generale, ci tengo a condividere con te la sensazione che provo.

Perché oggi INSIEME siamo diventati CAMPIONI.

P.S. Al termine della partita Davide mi ha consegnato una maglia celebrativa con i nomi di tutti i giocatori e, con mia grande sorpresa, ho scoperto che c’erano sopra anche il mio e quello di Daniele…

Ecco, se ti senti parte della nostra SQUADRA, considera di leggere anche il tuo nome sulla maglia, perchè OGGI sei campione anche TU!

Ad Maiora.


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I tre stadi dell’eccellenza applicati al marketing del TUO hotel

"Ci sono molti sentieri che portano in cima al monte Fuji, ma esiste un un’unica vetta.”

(Morihei Ueshiba - ideatore dell’Aikido).

Ultimamente sto vivendo un periodo particolarmente intenso.

Tra i miei clienti privati, la crescita di Albergatore Pro, la formazione delle nuove leve Giorgia Formica e Cristiana Bonacini, la distribuzione dei compiti, la gestione della community e i vari corsi da preparare, tutto gira senza soluzione di continuità.

Ah, poi ci sarebbe un’altra attività in fase di lancio, ma questa è un’altra storia...

Ora, siccome non ho il super poter di dilatare il tempo, devo calibrare OGNI gesto, sapendo che, dedicare un solo minuto ad una cosa, significa toglierlo a qualcos’altro.

Tuttavia, ogni tanto un “imprevisto” crea una fortunata interruzione nella mia routine militaresca.

Settimana scorsa, ad esempio, mi è capitata sotto gli occhi, la mail di una delle mie newsletter preferite.

Sto parlando di "EfficaceMente", di Andrea Giuliadori, uno dei principali esperti italiani di crescita personale.

Se non lo conosci, ti consiglio di rimediare subito.

Detto questo, Andrea, a differenza di altri formatori, NON scrive mail ogni giorno.

Al contrario, lo fa solo di LUNEDI'.

E di norma invia solo contenuti molto interessanti.

Il che, genera due conseguenze:

1. Sai già quando ti scriverà (con tanto di effetto piccolo principe);

2. Sai che, se deciderai di aprire la mail, quasi sicuramente varrà il tempo che investirai nella lettura, (cosa non scontata al giorno d’oggi).

Ma torniamo a noi.

Nello specifico, la mail in questione affrontava il tema dello ShuHaRi.

Come dici?

Non sai di cosa sto parlando?

Te lo spiego subito.

Lo Shuhari è un concetto molto noto tra i praticanti di arti marziali, in particolar modo tra gli allievi di Aikido e indica quelli che sono i tre stadi dell’eccellenza.

Il bello è che, una volta compresa la logica dei 3 stadi, potrai applicarla indiscriminatamente, in qualunque attività in cui vuoi distinguerti.

Compreso il TUO hotel.

Sei pronto per intraprendere la via dell’eccellenza?

Ok, cominciamo.

Stadio 1 - Shu (守): segui la regola

In questo stadio, il tuo compito è quello di scegliere (con attenzione) un mentore e applicare FEDELMENTE i suoi insegnamenti.

Poniamo, ad esempio, che tu non sia soddisfatto degli andamenti del tuo hotel.

Ti rendi conto che stai ottenendo risultati al di sotto del tuo potenziale e decidi di guardarti in giro, cercando riferimenti.

Ti confronti con altri amici albergatori che consideri capaci, che però sono troppo incasinati per starti dietro.

Partecipi a qualche corsetto gratuito, dove apprendi tattiche interessanti, ma in breve tempo ti rendi conto che nessuna azione da sola è sufficiente per far cambiare rotta al tuo hotel.

Poi apri Facebook, vieni risucchiato da uno dei tanti gruppi di discussione e per settimane rimbalzi da uno all’altro, senza capire qual è la fonte migliore.

C’è chi si perde nei meandri dei numeri, pensando di poter ridurre una materia umanistica come il marketing, ad un mero algoritmo.

C’è chi si atteggia a Montemagno del front office, che ti intrattiene 3 minuti, ma non ti lascia niente di pratico da fare.

Insomma, un bel casino.

Poi un BEL giorno sei capitato su Albergatore Pro e hai notato dei personaggi un po' “invasati” e “folcloristici”, che però sembrano mandarla ALLA GRANDE se parliamo di fatturati.

Ecco, questa è la fase che io chiamo “uccidi il secondo me”.

Se le cose NON vanno come vorresti, devi prendere il tuo EGO, farci un fagotto e metterlo via per un pò.

Continuare a fare zapping da una pagina all’altra, prendendo un pezzo di qua e un pezzo di là, ti porterà come unico risultato CERTO, quello di essere ancora più confuso di quando hai cominciato le ricerche.

Quindi, ripeto.

Scegli un Maestro e seguilo.

Senza discussioni.

“Dai la cera, togli la cera.”

Nessuna domanda.

Stadio 2 - Ha (破): vìola la regola

A seguito di un lungo e disciplinato apprendistato, un bel giorno, ti accorgerai di aver memorizzato gli insegnamenti del tuo mentore, al tal punto da aver “meccanizzato” le procedure.

Ovvero, fai le cose senza pensare: in automatico metti in pratica ciò che hai imparato.

Tradotto: finalmente hai un SISTEMA.

Questa è la tipica situazione in cui si trova chi partecipa al corso Albergatore Pro ed applica il metodo per almeno un anno.

Hai capito quali sono le priorità, hai iniziato ad investire sul tuo marketing e hai aumentato occupazione e fatturato.

È una fase di grande serenità, data dalla nuova consapevolezza e al tempo stesso di GRANDE pericolo.

Infatti, una volta imparato IL metodo NON puoi permetterti di spegnere il cervello e lasciare la guida al pilota automatico.

Il rischio di ritrovarti tra qualche anno, di nuovo in difficoltà, a causa del “ho sempre fatto così”, è troppo alto.

Non vorrai mica tornare al punto di partenza, giusto?

C'è il monte Fuji da conquistare, ricordi?

Ok, allora cosa facciamo?

È il momento di SPERIMENTARE.

Significa buttare via tutto quello che hai imparato e ricominciare da zero?

Assolutamente no.

Immagina il metodo Albergatore Pro come la ricetta di una torta.

Ecco, ora che hai imparato a cuocerla senza bruciarla e fai bella figura coi tuoi amici, puoi provare una piccola personalizzazione.

Fermati subito. Non sto dicendo di cambiare l’impasto.

Ho detto PICCOLA personalizzazione.

Tieni la ricetta al 90%.

E ti concedi una deviazione del 10%, per testare quell’idea che ti ronza in testa da un po’ ma che GIUSTAMENTE nella fase 1 non hai considerato.

Questa è la fase che io chiamo “scorza d’arancio”, per indicare un ingrediente NON previsto (ma consentito), che se amalgamato con gli altri rende UNICA la tua ricetta.

Stadio 3 - Ri (離): sii la regola

Ok, ora che hai appreso il metodo, effettuato una serie di test, bruciato delle pentole e trovato il TUO ingrediente UNICO, sei libero.

Ormai IL METODO fa parte di te e sei anche in grado di concederti piccole deviazioni per declinarlo alla TUA realtà, senza deragliare.

Ma NON basta.

Perché, una trovato il TUO elemento differenziante, devi metterlo AL CENTRO del tuo sistema.

Devi creare il TUO brand e definire tutti gli ingredienti che lo compongono:

- Nome;
- Payoff;
- Servizi personalizzati;
- Una serie di messaggi finalizzati alla trasmissione dell’idea
;

Poi, devi investire per avere il MAGGIORE impatto possibile, sul maggior numero di persone possibile.

Come dici?

Bellissima lezione, ma troppo teorica?

Concordo, ma la pratica è una cosa seria e se ti interessa ci vediamo qui:

All’unico, VERO ed INIMITABILE, vertice annuale per Albergatori Professionisti.

Perché ricorda:

"Ci sono molti sentieri che portano in cima al monte Fuji, ma esiste un un’unica vetta.”

P.S. Se proprio non riesci ad aspettare novembre per iniziare la scalata, clicca qui e inizia SUBITO la preparazione:

L'HOTEL E' UN MUCCHIO DI MATTONI (Senza un albergatore Pro)

Ci vediamo in cima! 🗻

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