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Il giorno ideale per decidere cosa ti succederà domani

Con oggi si chiudeil 2018.

Come ogni anno ètempo di guardarsi indietro, tirare le somme e fare un bilancio dei risultatimateriali e IMMATERIALI.

Per quanto miriguarda è stato un anno di grandi SODDISFAZIONI ma sicuramente il piùIMPEGNATIVO della mia vita:

ho avviato due nuove società (una è ancora top secret) ho scritto il mio primo libro, abbiamo realizzato il corso professionale di maggior successo nella storia dell’hotellerie in Italia.

Il Brand AlbergatorePro è ormai maturo e riconosciuto.

Ma NON è stato tutto “fragole e champagne” ...

Ho fatto anchediversi errori.

Ho lasciato chealtre persone condizionassero il mio stato d’animo.

Ho lasciato chel’entusiasmo mi portasse a fare TROPPE cose.

Ho permesso allafatica di soffocare l’entusiasmo.

Ho capito che devoimparare a dire NO.

Ho imparato che prima di dire SI a qualcuno, devo essere sicuro che non sto dicendo NO a me stesso.

E tu?

Quali risultati hai ottenuto per il tuo hotel?

Quali sensazioni hai provato mentre lo facevi?

Cosa hai imparato?

A queste domandeognuno di noi può rispondere in modo più o meno sincero.

Ma il passato èpassato e non possiamo cambiarlo.

Quello che invece possiamo fare, è metterci al lavoro per pianificare il 2019. E gli anni a seguire.

E imparare asfruttare il POTERE DEGLI OBIETTIVI.

Per essere sicuroche tu capisca l’importanza di saper usare questo “potere magico” voglioraccontarti una cosa.

Qualche settimanafa, mentre mettevo in ordine la scrivania, ho trovato un vecchio post-it del2015 con una lista di 5 obiettivi.

4 li ho raggiunti,uno invece “me l’ero dimenticato” e l’ho perso per strada...

Pur essendo una cosamolto importante per me, prevedeva una serie di livelli intermedi da sbloccarePRIMA, e al solo pensiero di dover affrontare tutti quegli ostacoli, il miocervello ha messo il pilota automatico e “me l’ha cancellato” dalla lista.

Così, ho deciso di dividerlo in 3 obiettivi più piccoli, uno dei quali è in cima alle cose da fare nel 2019.

E tu?

Hai già fatto unalista dei micro e macro obiettivi per il prossimo anno?

E per i prossimi 5?

Ricorda: le personetendono a sopravvalutare quello che possono fare in un anno e sottovalutarequello che possono fare in 5 anni.

Che dici se facciamoun webinar sull’importanza di definire gli obiettivi giusti con una guidapratica su come impostarli?

Buon ultimo dell’annoa chi farà festa e chi lavorerà per far festa agli altri.

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Bliss surfer hotel Bali- Analisi della destinazione, target di riferimento, posizionamento, brand name, PR, scelta dei servizi

Le vacanze a Bali proseguono a gonfie vele (facile con il vento che c’è) e dopo aver condiviso le mie considerazioni sul movimento turistico locale (se te lo sei perso trovi il video qui: https://www.facebook.com/gianmarco.montanari/videos/10218706696244916/), è giunto il momento di parlare di hotel.

Ma, prima di parlare del caso studio di oggi, come da manuale, facciamo insieme un’analisi della DESTINAZIONE.

Qui il posizionamento è INEQUIVOCABILE e Bali urla la propria identità come VannaMarchi ai tempi d’oro:

QUESTO É IL PARADISO DEL SURF.

D’ACCORDOOOOO?!?!?!

Oggi turisti da ogni angolo del pianeta affollano le stradinedissestate dell’isola per godersi una giornata di mare, ubriacarsi nellediscoteche che ospitano i DJ più conosciuti al mondo (roba che Riccione adagosto in confronto sembra una casa di riposo per anziani) o per taggarsi inuno degli esclusivissimi beach club, fiore all’occhiello deglihotel più prestigiosi.

Attori, sportivi e celebreties optano invece per MEGAVILLE conpiscina a strapiombo sulla foresta, soluzione ideale per coniugare lusso, relaxe il preziosissimo “diritto all’oblio”.

Ma in origine c’era “solo” il surf.

Sulle spiagge di Bali ONDE LEGGENDARIE fanno ringhiare l’oceano indiano, TRECENTOSESSANTACINQUE giorni l’anno.

Roba che un “mercoledì da Leoni” qui sarebbepassato inosservato come un punk nella metropolitana di Londra.

O un aspirante rapper a Brooklyn.

In un simile scenario naturale, degno del set di un colossal, migliaia di spiriti liberi salgono su una tavola dalle prime ore del mattino e sfidano la natura, con la pioggia e con il sole, per sentirsi un po’ più ribelli.

Passano le giornate cosi, a caccia dell’onda perfetta.

Poi, gradualmente, mentre il cielo sfuma dall’azzurro all’arancio attraversando gradazioni di colorea cui non saprei dare un nome, il volume della musica lounge dei chioschi sullaspiaggia supera quello del mare...

È il segnale che la giostrasta per compiere l’ultimo giro.

Inizia una lenta processione.

Ragazzi e ragazze di tutte le età, escono dall’acquacon le tavole sotto braccio e si ritrovano intorno ad un falò sulla sabbia a gesticolareanimosamente per decretare la miglior performance della giornata, fino a quandola quarta birra li rende tutti fratelli.

Inutile precisare che sono LORO i VERI PROTAGONISTI.

Ora, capite bene che nonostante a Bali girino MILIONI tutto l’anno, in un contesto del genere boutique di Gucci, Prada o Louis Vuitton sono appropriate come l’ananas sulla pizza.

Infatti le vie del centro sono DOMINATE da altri brand:

🌊 Billabong
🌊 Vans
🌊 Quicksilver
🌊 Oakley
🌊 Rip Curl

Tutte marche ultra specializzate in abbigliamento e accessoriper surfisti.

Per capirci, ieri alle 17.24 ho preso una t-shirt in un anonimonegozio multimarca e il mio era lo scontrino numero 342 della giornata (!!!)

Ora ipotizziamo di dover aprire QUI un nuovo hotel...

Che ne dici di un bell’ hotel dallo stile classico con arrediricercati, arazzi, tappeti persiani e posateria d’argento?!

Sebbene altrove sarebbe un’ottima idea, qui c’entra come una bottiglia d’acqua ad un aperitivo di coscritti. INVENETO.

ZERO ASSOLUTO.

Ed è la stessa cosa che deve aver pensato l’ideatore del Bliss-surfer Hotel.

Brand name.

Bliss. Alla lettera significa Beatitudine.

Riesci a trovare una parola più appropriata per definire lo stato d’animo dei surfisti di cui sopra intorno al falò?!

Io no. E si da il caso che ho la reputazione di uno che le satrovare, le parole giuste.

E il ristorante?

Si chiama BOMBORA. Cito wikipedia: “is an indigenous Australian term foran area of large sea waves breaking over a shallow area”.

Tradotto: “termine degli indigeni australiani che indica unagrande aera dove le onde si rompono su un fondale basso”.

E la spa?

Wave senses: “la sensazione delle onde”.

Sul posizionamento “surfer hotel” direi che possiamotranquillamente adottare l’atteggiamento di Ceccarini in merito al famosocontatto Iuliano-Ronaldo.

Passiamo oltre.

Tanto nemmeno sforzandoti riusciresti a NON vederlo.

Pubbliche relazioni.

Quello che invece è molto interessante sottolineare è che l’hotel, grazie all’identità cucita a doppio filo allo spirito dell’isola, è diventato un vero e proprio LUOGO DI CULTO.

E anche chi NON riesce a prenotare (perché trova pieno) non può esimersi dal recarsi inpellegrinaggio per scattare una foto dall’esterno.

Ne parlano TUTTI. Riviste per appassionati, organizzatori diescursioni... 

Pensate solo che i venditori di fumo dell’isola (altro prodotto particolarmente apprezzato dal target) siappostano strategicamente nel parcheggio di fronte all’hotel (non dell’hotel) per intercettare clienti.

E dal momento che nessuno dei clienti dell’hotel si scandalizza per una cannetta, invece di danneggiarne l’immagine contribuiscono a far girare il nome, creando unPASSAPAROLA ENORME.

Altri elementi a rinforzare l’identità dell’hotel?

🏄🏻‍♂️UnENORME insegna gialla all’esterno a forma di surf.

🏄‍♀️Insegneinterne che indicano le camere, sempre a forma di surf.

🏄🏻‍♂️Proiezionisu maxi schermi all’esterno di tutti i principali tornei internazionali di surf.

🏄‍♀️Appositasezione sul sito ufficiale con lista di tutti i migliori spot dell’isola per surfare.

Che dici? 

Basta per attirare l’attenzione di ungiovane australiano mentre scorre la lista su bookingpuntocom?!?!

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La storia dell’oste Romano - Versare alla traditora

Lo so che è Natale, ma una promessa è una promessa e ieri ho promesso a Francesco Ricci che gli avrei svelato la storia più interessante che un albergatore (bugia) mi ha mai raccontato.

Ora, lo so cheteoricamente potrebbe non fregartene niente, intenti come sei a raccogliere leforze prima del pranzo all’ingrasso.

Ma dato che io sonoa tutt’altra latitudine e dovrò accontentarmi di un avocado toast, ho deciso dicondividerla comunque per darti un esempio concreto di quello che intendevoieri con le storie da comodino da lasciare ai vostri ospiti.

Pronti? Partiamo.

Mi trovavo a Roma per lavoro, sarà 2 o 3 anni fa, e dopo una di quelle giornate d’autunno cosi calde da dimenticarsi la giacca in giro, ho fatto un paio di telefonate e ho organizzato una cena al volo con un paio di amici romani che non vedo tanto spesso: Marco Tolino e Claudio Remedi, così mi ricordo anche di farvi gli auguri di Natale.

Finiti nella tipicaosteria romana, dopo un’attenta analisi del menu, ho optato per un superclassico della cucina capitolina: polpette al sugo e carciofi alla romana.

Per intenderci,parliamo di una di quelle specialità locali che ti fa sentire ORGOGLIOSO DI ESSEREITALIANO.

Detto questo, a metàdella cena, non so per quale motivo, forse confuso da qualche calice di troppo,ho fatto il maldestro gesto di versare il vino ai miei amici con il polsorivolto verso l’alto.

Non l’avessi maifatto, l’oste si è lanciato con un salto verso di me.

“Ma che stai a fa?! Versi er vino alla TRADITORA?”

Chiaramente nonavevo idea di cosa stesse dicendo.

Ma dopo un lungoattimo di silenzio, l’oste deve aver colto il mio smarrimento e con laproverbiale simpatia romanesca si è subito prodigato di raccontarmi la storia.

“Come te chiami te?”

“Gian Marco”

“Vedi Giammà, devi sapè che nell’antica Roma (chissà perché i Romani sono convinti che TUTTO sia nato a Roma) quanno se doveva avvelenà quarcuno, se metteva er veleno in un anello spesciale, con dentro una capsula che s’apriva appoggiandoce er dito e, mentre se versava er vino dalla brocca, se faceva scivolà er veleno ner calice del malcapitato.

Che ovviamente, pocodopo, manco a dirlo, “ce lasciava e penne”.

Così, da quella vorta, quer finto gesto de cortesia è sempre stato collegato ai traditori che avvelenavano laggente.

Ora, che la storiaabbia un fondamento di verità o che sia la tipica leggenda che si tramanda dagenerazioni, non fa alcuna differenza.

Perché questa è latipica cosa che fa impazzire i turisti, che non vedono l’ora di rientrare perraccontarla a tutti i loro amici.

E tu?

Hai già fatto mentelocale sulle storie locali da raccontare nelle tue cartoline?

Se si, postala checi facciamo una cultura in questi giorni di festa.

P.S. A proposito di storie, ti sei messo in pari con le puntate del podcast?

Se non l’hai ancora fatto ti lascio il link. Natale è il periodo IDEALE per rimediare!https://itunes.apple.com/…/po…/albergatore-pro/id1415532944

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Il Frangipani, i falchi di Abu Dhabi e le storie da raccontare ai tuoi ospiti

“Se io ti dico una cosa la dimentichi,

se te la mostro potrai ricordarla,

se ti coinvolgo...è tua!”

Cit. Federico Buffa

Dopo 4 giorni di viaggio, e dopo essere sopravvissuto allalettura di un menu in un ristorante di Singapore che riportava letteralmente“carbonara waffle pizza”, sono finalmente arrivato a Bali. 

Prima che me lo chiedi, qui (per ora) tutto tranquillo.

Lo tsunami di cui hai sentito in Tv ha toccato la costa ovestdell’Indonesia vicino a Jakarta, ad oltre 1.000 chilometri di distanza.

Al solito qui la situazione è MOLTO rilassata: sole, mare emusica lounge.

  • Dopo l’anno più intenso della mia vita, non avevo bisogno d’altro.

Nel frattempo, come sempre, sto raccogliendo spunti eispirazioni su ogni situazione ricollegabile al turismo in generale e aglihotel in particolare.

Ma ormai lo sai, questo per me NON è lavoro, è DIVERTIMENTO.

Cosi, dopo aver preso possesso della camera, e dopo aver lettoil messaggio di benvenuto, mi sono messo a ragionare su una cosa.

Da sempre, uno dei desideri principali di chi viaggia è scoprire nuove storie da ricordare e raccontare al proprio rientro.

Pensaci, è sempre stato così.

Fai il tuo viaggio, torni e non vedi l’ora di invitare i tuoi amici a casa o al ristorante per condividere le foto, raccontare delle escursioni, di quel piatto preparato con spezie particolari (di cui ha la credenza piena e che non userai mai) e delle tradizioni locali a cui hai preso parte, fosse anche solo attraverso i racconti di una guida.

E oggi tutto questo è ancora più vero perché, attraverso isocial, le storie possono essere raccontate MEGLIO, grazie alle immagini e aivideo, IN TEMPO REALE, e a MOLTI PIÙ “AMICI”.

Quelli di Instagram lo hanno capito prima di tutti, creando una nuova sezione dedicata che è sicuramente uno dei più importanti trend di comunicazione degli ultimi anni.

Si chiama stories, appunto.

E gli hotel?

Al momento in Italia siamo ancora un passo indietro, purtroppo.

Ma noi siamo qui NON siamo semplici albergatori italiani. 

Siamo Pro, giusto?

Ecco quindi la lezione di oggi.

  • Quali sono le storie legate al territorio, alle tradizioni locali, al tuo hotel, che vale la pena raccontare?
  • Cos’è che da turista saresti curioso di sapere e che oggi stai dando per scontato?
  • O peggio, che stai raccontando CASUALMENTE, quando ti viene in mente, durante UNA chiacchierata con un cliente?

Compiti per le vacanze.

  • Prepara un set di almeno 4-5 storie.
  • Scrivi qualche riga (possibilmente in copy) e abbinaci una foto.
  • Ora stampa queste cartoline su un cartoncino e assicurati di farle trovare in camera all’arrivo dei tuoi ospiti. (O la sera, dopo il ripasso).
  • Soggiorno breve basta una, soggiorno di una settimana almeno un paio. Albergo 4-5 stelle, una ogni sera.
  • Se poi vuoi il bacio accademico realizza anche una serie di video da un minuto ciascuno e caricale sul canale Youtube del tuo hotel. Ma SOLO DOPO aver stampato le cartoline.

Per capire il valore di questo piccolo gesto, la prima volta cheho visto una cosa del genere mi trovavo ad Abu Dhabi nel 2013.

Là i falchi sono considerati animali SACRI a tal punto che possono viaggiare in aereo coi passeggeri ed è possibile riservare loro un posto.

I migliori falconieri del mondo arrivano da ogni parte del mondoper addestrare gli esemplari più belli e ad Abu Dhabi esiste l’unico ospedaleper falchi al mondo, l’Abu Dhabi Falcon hospital.

Ora, il punto è per scrivere queste cose NON ho cercato su Wikipedia.

Me le ricordavo dalla cartolina.

E sono passati CINQUE ANNI.

Ora capisci il senso della cosa?

P.S. Nella foto trovi la storia del Frangipani, Il fiore simbolo di Bali, che ho trovato sul comodino come storia della buonanotte.

P.P.S. Chi vuole conoscere la storia più interessante che un albergatore italiano mi ha mai raccontato?

Ah, quasi dimenticavo...

Buon Natale 🎄

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Perché la domanda “Soggiorneresti nel tuo hotel?” è una cagata pazzesca e perché nessuno che capisce di marketing te la farebbe mai

Ieri mattina stavofacendo la mia solita rassegna stampa con focus sull’hotel, quando ho notato unanotizia che ha attirato la mia attenzione.

Nello specifico si parlava della necessità di svecchiare il parco hotel della riviera romagnola (dato di fatto oggettivo e in quanto tale non opinabile).

Detto questo, il giornalista in questione ha aperto il pezzo con una domanda ad effetto che (troppo) spesso viene usata come strumento per muovere le coscienze e i sensi colpa degli albergatori per stimolare un cambiamento.

“Ma tu soggiorneresti nel tuo hotel?”

Ora, per intenderci,se la domanda è rivolta specificamente al proprietario di un immobilefatiscente anni ‘80, posso comprenderne e condividerne il fine. (Anche serimane una domanda SBAGLIATA e tra qualche riga ti spiego perché).

Ma se vienegeneralizzata, rivolgendola ad una platea, fisica o virtuale, di albergatoridella riviera, diventa fuorviante e anche pericolosa.

Perché oltre il 50% (e sto basso) degli hotel di Rimini sono 3 stelle.

Motivo per cui,prima di proseguire il discorso, è necessario riaprire una finestra sul target.

❓Qual è il target PRINCIPALE di un 3 stelle a Rimini?

  • ✅ Famiglie con bambini. Siamo d’accordo?

❓Ora, che mestiere fanno le persone che soggiornano in questi hotel?

Iper semplifichiamo?

  • ✅ Impiegati, artigiani, micro-imprenditori.

❓ Quanto guadagnano in media?

  • ✅ Generalizzando possiamo dire tra i 25k e i 50k netti (magari sommando due stipendi).

Ora, io lo so che sono un rompi-palle e non avevo nessuna intenzione di fare saggistica noiosa, ma queste cose se fai l’imprenditore LE DEVI SAPERE.

E se il tuo lavoro èfare il consulente, il politico o qualsiasi ruolo che abbia un’influenza sulturismo, le devi sapere. A MAGGIOR RAGIONE.

Altra precisazione.

Io lavoro SOLO con albergatori.

E per quanto il miotarget sia leggermente superiore alla media di mercato, per una questione statisticaho lavorato con tanti 3 stelle.

E siccome sono coerente, quello che ti consiglio di fare lo faccio io per primo.

Bene, il 70% dei miei clienti guadagna una cifra (sempre generalizzando) compresa tra i 50 e i 150 mila euro l’anno.

E no, non mi interessacosa dicono i bilanci (esistono compensi di amministratore, rimborsi spese,royalties sui marchi e altri modi assolutamente legali che vedremo al corso dinovembre per abbassare la base imponibile).

Io vivo nel mondo REALE, non in quello delle favole.

A tal proposito vorrei ricordare a tutti coloro (albergatori e non) che alimentano lo spettro degli hotel con “redditività ZERO” che, se così fosse, NON saremmo qui a parlare (né loro né io).

Ora ti faccio unadomanda facile facile.

Secondo te, una persona che guadagna 30 mila euro l’anno, ha le stesse abitudini di acquisto di qualcuno che ne guadagna 70 o 100?

Compra gli stessioggetti? Indossa gli stessi vestiti?

Prenota gli stessihotel?!

A scanso di equivoci te lo dico io. Nel 99% dei casi, NO.

Per fortuna è finitoil tempo degli albergatori miliardari (in lire) che rinunciavano alla propriavita per principio di coerenza con la dichiarazione dei redditi.

Ora, tornando altema principale del post, se pensi che il tuo hotel sia brutto, fai unesperimento.

  • Pesca a caso 10 città di residenza dei tuoi clienti dal gestionale.
  • Tra queste 10 scegline 3.
  • Fatti un anno a Rho, Gualtieri, Lodi, o roba del genere.

Affitta un appartamento di 60 mq e prova “l’ebbrezza” di uscire per strada il 20 di luglio con 38 gradi, quando l’asfalto evapora e si fonde con la cappa di umidità e polveri sottili per dar vita alla miscela che vai a respirare.

Poi torna in riviera. Dove ti pare.

Vedrai che l'hoteldove "non andresti in vacanza” ti sembrerà subito meno brutto.

ATTENZIONE: questo post NON è un inno alla non ristrutturazione o al mantenimento di strutture fatiscenti.

Chi mi conosce losa, ma ormai siamo tanti ed è meglio specificare.

Sto solo dicendo cheper incrementare le performance di un hotel NON bastano 2 MILIONI di euro perristrutturare.

Chiaramente se cisono è meglio.

Ma PRIMA serve saper fare marketing.

Per creare unprodotto che sia funzionale alle esigenze del target.

Un hotel con unposizionamento preciso, ORGANIZZATO, con super colazione, e con tutti i serviziin linea con le promesse fatte in fase di vendita. Possibilmente con qualcosadi unico.

Ma, sia chiaro, spendere due milioni di euro non ti renderà magicamente un albergatore professionista.

A tal proposito,PRIMA di cedere alle sirene, andare in banca e impiccarti con rate fino al2000MAI, chiediti di nuovo se qualche centinaio di euro per un corso diformazione che ha permesso a decine di tuoi colleghi di ottenere incrementi adoppia cifra sono troppi.

Adesso fai un belrespiro. E clicca qui:

https://www.albergatorepro.com/corso-albergatore-pro/

P.S. E ricorda: tu NON sei il tuo target.

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Come sfruttare i segreti del metodo Netflix per incollare i tuoi clienti al marketing del tuo hotel: i 3 tipi di contenuti

Nell’ultimo anno ho seguito con particolareattenzione la crescita di alcuni albergatori che conosco dal punto di vistacomunicativo.

Sono sincero, alcuni hanno fatto passi da GIGANTE.

Chi si è cimentato col copy, chi ha decisodi metterci la faccia nei video, chi ha ristrutturato completamente la propriacomunicazione on-line.

E considerando che sono tutti nel pianetaAlbergatore Pro, oltre a complimentarmi per il cambio di marcia non nascondoche un pizzico di orgoglio mi scuote ogni volta che vedo un nuovo contenuto benfatto.

Detto questo, se facciamo una media di come comunicano gli albergatori italiani, siamo ancora MOLTO lontani dalla mia idea di standard.

C’è chi si fa fare il sito dal cugino, chi pensa che il brand sia roba solo per Ferrari e Nike, chi continua a vendere il proprio hotel con slogan anni ‘80 come l’evergreen “qualità e cortesia a due passi dal mare”.

Anche qui sono sincero, non vedo speranze per questa specie di albergatori.

Perché a prescindere dal fatto che tudecida di partecipare o no ad un corso avanzato come Albergatore Pro, cheoggettivamente NON è per tutti, solo partecipando al gruppo puoi raccoglierel’equivalente di un ENCICLOPEDIA e di una serie tv, tra post e video pieni diFORMAZIONE gratuita.

E se non bastano questi per accenderti unascintilla, capisci bene non è un problema di fonte di innesco....

è che le polveri sono bagnate.

Detto questo, per chi invece ha voglia di fare la differenza, oggi sono pronto a rivelarti il segreto di Netflix e di tutti i media di successo nella scelta del tipo di contenuti da produrre.

Sei pronto? Partiamo

Sia Netflix che Sky, per citare solo duepiattaforme che ormai conosciamo tutti, organizzano i propri contenuti indecine di categorie.

  • “I più visti”
  • “Ultimi arrivi”
  • “I grandi ritorni”
  • “Commedie”
  • “Film per bambini”
  • etc. etc. etc.

Ok, queste categorie sono sotto gli occhidi tutti e fino qui nessuno dovrebbe essere caduto dalla sedia.

L’aspetto che invece solo un occhio più attento in termini di marketing e comunicazione avrà notato è un altro.

Cioè che TUTTE le decine di categorieproposte rientrano in 3 macro-categorie concettuali, che guarda caso sono lestesse in cui devi organizzare i contenuti che andrai a produrre per il tuohotel.

In pratica i tuoi contenuti devono fare trecose:

  1. ISPIRARE
  2. INFORMARE
  3. INTRATTENERE.

Approfondiamo nel dettaglio.

Ispirare: questa è la parte più difficile e sofisticata.

L’ispirazione è una cosa soggettiva perché non tutti rispondono allo stesso stimolo. C’ è chi è ispirato dalla storia, chi dalla tecnologia e dal progresso, chi invece è attratto dalla personalità di grandi personaggi.

L’obiettivo in questo caso è fare storytelling per condividere un contenuto che possa far riflettere e scaturisca una reazione emotiva in chi legge.

Facciamo un esempio?

Se il tuo hotel è -che ne so- a Rimini,raccontare la storia di Federico Fellini, la nascita del fenomeno dei vitellonie ripercorrere le tappe del cambiamento della città dagli anni ‘60 ad oggi, èil tipico contenuto di ispirazione.

Magari non avrà un causa effetto diretto “leggo-prenoto-parto” ma avrà l’enorme potere di “mettere in bocca qualcosa” che il tuo lettore racconterà ai suoi amici alla prossima cena, scatenando un passaparola positivo.

Informare: qui servono contenuti tecnici.

  • Quanto tempo ci vuole ad arrivare dalla stazione/aeroporto all’hotel?
  • Quanto costa il taxi (per dare ai tuoi ospiti la certezza di non farsi fregare)?
  • Quanto è distante la spiaggia?
  • Quali ristoranti vale la pena visitare? In quali giorni?
  • A che ora è possibile vedere un tramonto indimenticabile in un tal posto?
  • Come organizzare una gita di un giorno (senza guida) per una certa attrazione?

Se parliamo di informazione il concetto chiave è uno solo: sii UTILE.

Intrattenere: questa forse è la parte più importante, perché quella che crea maggior legame emotivo tra te e il tuo pubblico.

Devi distrarli, farli sorridere, regalargli un momento di svago.

Oggi l’intrattenimento è un businessMILIARDARIO (in euro). TUTTO si basa sull’intrattenimento.

Ti sei mai chiesto perché?

Perché il concetto di tempo e di suddivisione della giornata si è distrutto e ricomposto in pochissimi anni.

Una volta uscivi di casa alle 8.00,lavoravi dalle 09.00 alle 18.00, rientravi alle 19.00 e, solo a quell’oracominciava lo spazio “ricreativo”. Che era sacro ed INVIOLABILE.

Oggi questo fa sorridere anche solo apensarlo.

Siamo IPERCONNESSI.

Mediamente una persona apre 10 nuove chat diWhatsApp al giorno (io arrivo tranquillamente a 30) e si lavora a qualsiasi orafino a tarda serata.

Per contrappasso, abbiamo bisogno di CAZZEGGIARE.

Cioè di distrarci con contenuti “leggeri”che ci permettano di lasciare andare la mente su un’isola lontana dall’inarrestabileroutine di lavoro (e conseguenti rotture di maroni).

Come fare per strappare un sorriso?

Lasciati ispirare! Segui pagine, canaliyoutube che ti fanno divertire? (Io per esempio mi perdo letteralmente aguadare video nba e casa surace).

Mettici attenzione.

Cerca di capire cosa ti tiene incollatoallo schermo per più di un minuto, poi pensa al tuo target…

  • A che stimolo reagiscono i tuoi clienti?
  • Cosa li fa ridere?
  • Cosa ti raccontano quando ci parli?
  • Cosa li tiene un’ora a discutere col barman? (Invece di incazzarti perché non lo fanno lavorare, ascolta, prendi appunti e “metti in leva” uno-a-tanti quei dialoghi).

Ok, ora che abbiamo visto i tre tipi dicontenuti che devi produrre, tocca a te.

Prendi un foglio, sdraialo in orizzontale, tira due righe in verticale e inizia compilare le 3 categorie con le prime idee che ti vengono in mente.

D’ora in avanti ogni volta che stai perpubblicare un post, fermati un secondo.

Questo post può essere d’ispirazione perqualcuno? Informa? Intrattiene?

  • Se la risposta è sì, enfatizza il concetto e procedi.
  • Se la risposta è no, salta il turno e preparati meglio per la prossima volta.

P.s. Questo era il tipico contenuto della categoria “informazione”.

Quello di ieri sera era della categoria “ispirazione”.Come vedi, io per primo faccio quello che insegno.

P.p.s. Se i contenuti del gruppo non ti bastano più e vuoi sbloccare il livello successivo, clicca sul link qua sotto.

Ma attenzione.

Solo ieri sera abbiamo ricevuto treiscrizioni e sta per scatenarsi la tempesta degli ultimi giorni.

https://www.albergatorepro.com/corso-albergatore-pro/

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Forbice tra doppia e multiple : i soldi che lasci sul tavolo

Settembre è, per iveri Pro, mese di bilanci e di programmazione delle attività future.

Infatti, con la botta ancora calda delle recensioni negative e degli errori compiuti in estate, è il momento ideale per stabilire quali correzioni e migliorie apportare al servizio e all'organizzazione generale.

Per molti è anche mese di tariffazione di partenza per l’anno prossimo.

Motivo per il quale ho deciso di farti un regalo svelandoti un errore ancora oggi molto diffuso tra gli albergatori che, una volta risolto, potrà permetterti di incrementare il tuo fatturato nei mesi di punta del 10-15%, A PARITÁ di sforzo e investimenti e con gli STESSI clienti.

In particolare mirivolgo agli hotel che vendono prevalentemente in B&B.

Premessa.

Non ci crederai, ma là fuori ci sono ancora tantissimi albergatori che lavorano con un’UNICA linea tariffaria.

Tradotto: hanno una griglia FISSA, bloccata come i reparti del biliardino, per le tariffe di doppia, tripla e quadrupla.

Facciamo un esempio?

Se la doppia costa79€ a notte, allora la tripla costa 114,5 €, cioè 79€/2 *2,9 cioè due quoteintere e una scontata del 10% (perché in tre si sta più scomodi, e poi c è unbagno solo).

E la quadrupla?

Semplice!

Costa 79€/2 * 3,7 cioè due quote intere e due scontate del 15% (perché in quattro si sta ancora più scomodi e il bagno è sempre uno)

Questo possiamo definirlo il metodo vecchia scuola.

  • Poi ci sono i revenue manager new age, secondo i quali tre persone costano come 2 + il costo della colazione.

E aggiungono 10€ apersona per la tripla e altri 10€ per la quadrupla.

Sempre,INDISCRIMINATAMENTE, a prescindere dal periodo.

Chi pensi abbia ragione?

Te lo dico subito, sono entrambi metodi SBAGLIATI.

  • Perché, paradosso didattico, la notte di San Valentino la terza persona non prenota nemmeno se la regali.
  • Mentre in periodi di eventi sportivi, o nei picchi vacanzieri, triple e quadruple sono MOLTO più richieste delle doppie (da famiglie e gruppi).

Come fare allora?

Bisogna fare “revenue” anche sull’occupazione e incrementare il differenziale in funzione delle richieste ricevute.

Ciò significa che inperiodi di picco per le multiple lo sconto deve essere MINIMO fatto salvo ilvantaggio che va sempre riconosciuto per evitare che quattro persone trovinopiù conveniente prenotare due doppie. (Facendoti perdere fatturato).

Quindi sconti si, ma flessibili. NIENTE ALGORITMI.

Al contrario, inperiodi di bassa stagione, diminuire il differenziale ci permette di intercettareun target che alza la retta media a fronte di un minimo surplus di costi.

E tu? Quale criteriousi per gestire le diverse tipologie?

Sappi che se NON èquello che ti ho indicato, nel 100% dei casi stai lasciando dei soldi sultavolo. Soldi che sarebbero già tuoi. Facili.

Tienine conto quandoimposti i prezzi.

P.S. Sto lavorando per fare un SUPER regalo a chi ha acquistato in offerta lancio.

Se ti dicessi chepotresti avere “un LIBRO...” al posto del manualone?? Interessa a qualcuno?

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Settembre - L'importanza di avere UN PIANO

Anche se le giornatesono ancora calde, il sole splende alto in cielo e i previsionali sorridono, intermini strategici l'estate 2018 è ormai un lontano ricordo per i veri Pro.

Quello che è fatto èfatto.

Motivo per cui umanamente verrebbe voglia di rallentare, quando in realtà settembre è il momento perfetto per pianificare i prossimi mesi.

Quanti mesi?

Più sono meglio è.

Ma come minimo iprossimi 6-7, se parliamo di un hotel con apertura annuale.

Se vogliamo essere precisi diciamo che settembre è il momento perfetto per pianificare i mesi che vanno da OTTOBRE AD APRILE, compresi.

Chiariamoci, non stoparlando di tariffe.

Quelle devono essere esposte già da un anno.

Quello che intendo èfare un check-point, per analizzare gli andamenti e capire come ottenere ILMASSIMO dai mesi a venire.

Certo, lo so che seipreso da MILLE cose e che la stanchezza dell'estate si fa sentire.

Ma è proprio inmomenti come questi che si vede la differenza tra i veri Pro e i quaquaraquà.

Hai presente il mitico telefilm A-Team?

Se non ce l'hai,provo a darti un aiutino...

“Dieci anni fa gli uomini di un commando specializzato operante in Vietnam vennero condannati ingiustamente da un tribunale militare.
Evasi da un carcere di massima sicurezza si rifugiarono a Los Angeles, vivendo in clandestinità. Sono tuttora ricercati, ma se hai un problema che nessuno può risolvere – e se riesci a trovarli – forse potresti ingaggiare il famoso A-Team.”

A questo punto sesai di cosa sto parlando dovresti già avere nelle orecchie la mitica siglainiziale e davanti agli occhi il leggendario camioncino nero con la bandarossa.

Se invece non sai dicosa sto parlando, te la faccio semplice.

Guidati dalcolonnello Hannibal Smith (nella foto) lo strampalato Murdock, il dandy Sberlae il Gorilla Baracus erano soliti intervenire nei casi più disperati per risolveremissioni impossibili.

Il problema è che dopo un ingresso in scena più o meno trionfale, spesso si trovavano ad affrontare situazioni drammatiche, molto più complesse del previsto.

E qui scattava lareazione.

Perché il colonnelloHannibal escogitava un piano, preparato nei minimi dettagli, per avere lameglio sui nemici.

Fatto sta che dopoun susseguirsi di risse, sparatorie, inseguimenti ed esplosioni pirotecniche, inostri eroi riuscivano SEMPRE ad uscire VITTORIOSI e salvare i loro protetti.

Lo so, ora ti starai chiedendo cosa c'entra tutto questo con il tuo hotel....

Te lo spiego subito.

Anche se probabilmente (ma non è detto) non dovrai affrontare nemici pronti a spararti o a farti saltare in aria, sicuramente i prossimi mesi saranno parecchio complicati.

Una domanda tendente al ribasso, dipendenti stanchi e demotivati ed una serie di eventi tra meeting, fiere e festività creeranno condizioni di potenziale pericolo per il fatturato del tuo hotel.

Ecco perché occorreun piano studiato nei minimi dettagli...

Come dici? Tu NON sei Hannibal Smith?

Tranquillo, ci sonoqui io, Hannibal era il mio personaggio preferito e si da il caso che anche io"vado matto per i piani ben riusciti".

Quindi ecco ilpiano:

  • ✅ Stampa il calendario dei prossimi 6-7 mesi (intendo un normalissimo calendario tipo quello che danno le banche).
  • ✅ Evidenzia le date di festività, fiere, eventi locali e interni all'hotel (ci vorrà almeno un'ora per fare la ricerca).
  • ✅Prepara una mappa dello storico dello stesso periodo dell'anno precedente che tenga conto di: tariffa di partenza, meteo, occupazione e retta media a consuntivo.
  • ✅ Evidenzia i periodi più deboli che meritano particolare attenzione.
  • ✅ Chiama a raccolta i tuoi responsabili di reparto e chiedi loro di farti un programma di tutti gli eventi, feste, offerte, pacchetti che vogliono promuovere in funzione delle loro esigenze di vendita.
  • ✅ Prendi un foglio A5 e stendi SU CARTA la mappa di tutto quello che ti hanno riportato.
  • ✅ Evidenzia quello che vuoi spingere, CANCELLA quello che ritieni irrilevante (sei tu il CAPO, decidi TU).
  • ✅ Riporta su Excel il risultato della mappa che hai disegnato su carta.
  • ✅ Stabilisci un budget in ADV (campagne su Google e facebook) che vuoi investire sulla base dei risultati di fatturato che vuoi ottenere.
  • ✅ Contatta la tua web agency, condividi il piano e programma tutte le attività di promozione che andrai a fare.
  • ✅ Imposta un sistema di monitoraggio settimanale e mensile di tutte le attività.
  • ✅ Aumenta il budget sulle campagne che funzionano, CANCELLA quelle che non funzionano (Funzionano = vendono più di quello che costano).
  • ✅ Accenditi un sigaro come Annibal Smith e goditi i risultati.

Come dici? Troppo complicato? Non hai tempo per organizzare tutto?

Stavo quasi pensando di tenere il mio speech su questo argomento e fartici lavorare sopra al corso di novembre...

Attento però:restano solo 35 posti disponibili!!

https://www.albergatorepro.com/corso-albergatore-pro/

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Il mercato è come una tigre: quando pensi di averlo capito, ti sbrana

Agosto sta perconcludersi.

E anche se peralcuni manca ancora un mese abbondante alla fine della stagione, la vetta piùalta è ormai alle spalle ed è già tempo di prime analisi.

E allora diciamo che è stata un’estate “particolare”.

In generale nonparagonabile all’IRRIPETIBILE 2017.

Ma nemmeno cosìnegativa come “il vociare” potrebbe lasciar pensare.

Chiariamoci.

Ogni hotel vive contemporaneamente su due pianeti diversi.

  • Macro e micro-economia.

La micro-economia è data dal marketing di destinazione, dagli investimenti strutturali, dalla formazione, dalle strategie applicate, dallo STAFF e dagli investimenti di marketing profusi.

Motivo per il quale,per qualcuno, come sempre accade, il 2018 è stato l’anno migliore di sempre.

Questo perché ognihotel vive di cicli, di circa 4-5 anni, durante i quali gli investimenti e gliasset messi in campo si sviluppano, maturano e si consolidano, per poiricominciare da capo.

Per farti un esempio, alcuni dei ragazzi che hanno partecipato al corso albergatore 2017, hanno totalmente rivoluzionati i propri hotel e, come avrai letto, quest’anno godono degli incrementi ottenuti.

Ma, a parità, di“momento storico” il 2018 è stato generalmente meno generoso del 2017.

Sicuramente MOLTO piùfaticoso.

E qui entriamo nel contesto MACRO economico.

Caratterizzato da una vendita più frammentata, che ha messo gli albergatori nel ruolo di Penelope che ogni giorno tesse la sua tela, per poi disfarla durante la notte.

Solo che la tela nonte la sei disfatto da solo.

Te l’ha disfatta ilMERCATO.

Che dopo un triennio di indicatori positivi, sembrava apparentemente tornato docile e “prevedibile” come nell’era pre-2008.

Apparentemente.

Invece è cambiato dinuovo.

E i trend chesembravano consolidati, sono mutati assumendo sembianze DIVERSE e di difficileinterpretazione.

Esempi:

Un avvio spedito trail tardo inverno e inizio primavera lasciava presagire un nuovo importanteincremento rispetto al 2017.

Poi a maggio il ritmo è rallentato. A tratti si è quasi bloccato.

A giugno un meteo variabile ha reso le città più vivibili e ha inibito l’effetto “fuga da Alcatraz”.

E cosi, gli albergatoriche sono “partiti in ritardo”, non beneficiando dello sprint iniziale, si sonolasciati prendere dal panico.

Risultato?

Offerte “prenota prima” prolungate oltre misura, ribassi insensati.

Poi ci si sono messii software.

Che hanno iniziatoad avvisare i clienti quando i prezzi sono scesi.

Ed ecco arrivare cancellazioni a un ritmo sincopato e difficile da interpretare.

Seguite da scarichedi prenotazioni velocissime di chi ha deciso di prenotare un nuovo hotel.

Risultato?

Alcune settimane sisono riempite “da sole”.

Altre sono state impossibili da recuperare, rendendo altrettanto impossibile una lettura d’insieme.

Insomma, un bel casino.

E dico bello perchéal di là della percezione di difficoltà, fatica e precarietà alla fine, inqualche modo, i numeri sono tornati.

Lasciandoci però un’importantelezione.

  • Il mercato NON si addomestica. MAI.

E non possiamo MAIpensare di avere il controllo.

Esattamente come un domatore non può MAI essere sicuro di avere il controllo di una tigre, che rimane un PREDATORE con una natura SELVAGGIA.

Perché sai cosa succede quando il domatore si rilassa?

Succede che la tigreLO SBRANA.

Ecco perché dobbiamocontinuare a STUDIARE e aggiornarci per capire, assecondare e, quandopossibile, anticipare il cambiamento.

Senza rilassarci.MAI.

Come dici?

Mentalmente sei già proiettato sulla prossima stagione per correggere gli errori e migliorare la tua performance?

BENVENUTO tra i Pro.

Ti aspettiamo anovembre a San Marino al Vertice annuale per Albergatori Professionisti.

Dove 200 Campioni datutta Italia si danno appuntamento per prepararsi alla BATTAGLIA del 2019.

Ma ti avviso: dovrairimboccarti le maniche ed essere pronto a mettere in discussione TUTTO quelloche sai.

NON ci sonocompromessi. NON si fanno prigionieri.

https://www.albergatorepro.com/corso-albergatore-pro/

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