Come si sopravvive se i costi aumentano più dei ricavi?

Controllo di gestione e fiscalità
Controllo di gestione e fiscalità

Come si sopravvive se i costi aumentano più dei ricavi?

«È finita l'era degli alberghi di 20-25 camere in destinazioni non di prima punta». Alex Gasperoni non ha dubbi: il modello tradizionale non è più sostenibile, almeno non senza ripensare da capo costi, margini, e organizzazione. Il focus si sposta sulla parte sinistra del conto economico. I ricavi oggi fanno meno paura: circa 50 hotel clienti hanno fatto il record storico. Ma i costi? Sono l'incubo di ogni confronto, dal webinar alla chiacchierata al bar.

Piccolo è ancora bello?

Dipende. «Se segui un modello tradizionale, pensione completa con pasti serviti, la risposta è no. Ma conosco un'albergatrice felice con cinque camere. Cucina lei, cena con gli ospiti». Quello che cambia tutto, secondo Gasperoni, è la capacità di contenere i costi di struttura. «Più l'albergo è grande, più è facile portare a casa risultati. Preferisco 100 camere a New York che 30 a Rimini».

Meglio il ristorante o solo il pernottamento?

«Con almeno 40 camere, il ristorante genera un margine in valore assoluto maggiore». Ma c'è un limite di scala: «Con 30 camere non fai economie di scala; quindi, a meno che tu non sia in Costiera Amalfitana o sul lago di Garda, tanto vale cambiare modello». E anche il passaggio al B&B ha i suoi costi: se non ristrutturi, non sei competitivo; il cliente da B&B è molto più attento al dettaglio.

Chi guadagna davvero: chi spende meno o chi ottiene di più?

«Non vince chi paga meno, vince chi ottiene di più». Il nodo vero, oggi, è il personale, la risorsa scarsa per eccellenza. Bisogna chiedersi fino a dove posso arrivare per attirare talenti. Perché chi li ha, sta vincendo la battaglia. Serve metodo. Serve un sistema che permetta di calcolare il costo per notte, per reparto, per addetto. Solo così puoi scegliere: chiudo il ristorante o lo rilancio? Tengo questo cameriere o lo premio?

Il cliente abituale è sempre una risorsa?

«Se ti porti dietro quelli vecchi, avrai i ricavi vecchi. Ma con i costi di oggi non si sta più in piedi». Per Gasperoni è il momento del coraggio: «Non tutti gli albergatori hanno il pragmatismo imprenditoriale per licenziare un cliente». Ma se uno ti costa 40 euro a notte, è giusto farlo. E se si vuole portare il cliente in un nuovo posizionamento, serve accompagnarlo. «Mai testare la profondità di un fiume con due piedi: il passaggio va fatto con gradualità».

Cosa cambia tra una spesa su Booking e una su Google?
«10.000 euro spesi su Facebook e 10.000 euro spesi su Booking hanno natura profondamente diversa». Il problema? «Quando me li trovo nei bilanci insieme a "altri costi per servizi" mi vengono i brividi». Per questo il metodo conta: le commissioni si tolgono dai ricavi. Così vedi subito quanto male fanno.

Come si prende una decisione davvero strategica?

Quando hai chiaro il tuo costo di acquisizione cliente, da dove proviene, e quanti arrivano diretti. In quel momento, puoi anche scegliere di regalare un massaggio da 40€ a chi prenota dal sito: «Se non vuoi farlo perché sei generoso, fallo perché sei tirchio».

Ogni anno è un territorio inesplorato. Non è più come prima, che bastava aggiustare qualcosa lungo il cammino. Adesso serve pianificare tutto prima di partire.

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