Scopri perché i post organici (gratuiti) su Facebook non ti servono a NIENTE, e quelli sponsorizzati servono solo a farti passare per fesso con il vecchio trucco dei venditori di cartelloni stradali

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Scopri perché i post organici (gratuiti) su Facebook non ti servono a NIENTE, e quelli sponsorizzati servono solo a farti passare per fesso con il vecchio trucco dei venditori di cartelloni stradali

Tieni gli occhi bene aperti perché oggi ti svelo un piccolo-grande trucco di magia.

Hai presente il numero del mago che mette l’assistente in una scatola, la sega in due e, non si capisce come, alla fine lei salta fuori bella-bella tutta intera?

Seguimi, oggi ti porto dentro la scatola.

Ovviamente però parliamo di hotel.

E di Facebook.

E mettiamo in chiaro alcune cose.

Facebook é un (social) media a pagamento.

Te ne sarai accorto.

Ogni 10 post tra Juve, politica e gatti, uno è SPONSORIZZATO.

Cioè pubblicitario.

Cioè un post per il quale l’autore/gestore della pagina HA PAGATO.

Perché?

Perché ormai l’algoritmo ha reso difficile, praticamente impossibile, raggiungere un numero sufficiente di utenti (persone) con un post GRATUITO (organico)

“Ma cosa dici Gian Marco con il mio ultimo post ho preso 22 like”

Parliamo di statistiche?

Un post GRATUITO (organico) raggiunge mediamente il 6% dei tuoi amici/follower

Tradotto: se hai 100 amici/follower, Facebook, in media, mostra il tuo post a SEI DI LORO.

E attenzione che ho detto MOSTRA.

Che significa che NOVANTAQUATTRO TUOI AMICI su 100 NON LO VEDONO NEMMENO.

Ora capisci cosa si intende quando si dice che Facebook NON è un media gratuito?

Significa che per raggiungere gli utenti DEVI PAGARE.

Semplice, chiaro, Recoaro (a proposito di messaggi che restano).

Cosi abbiamo capito anche la massima:

“Se non paghi, il prodotto sei tu” (a proposito della formazione “gratuita”).

In pratica quando usi Facebook come semplice utente, Facebook “ti sta vendendo” a chi vuole venderti roba.

Ora bene o male, chi più, chi meno, questo concetto sembra essere arrivato più o meno a tutti.

Ed è qui che entrano in azione i social media sciacalli.

Che fanno leva su questa nuova consapevolezza per incentivare gli “investimenti” (e strappare una commissione)

In pratica il discorso non fa una piega…

“Aggratis non raggiungi più nessuno, quindi sul prossimo post bisogna che ci buttiamo 100 €”

E in effetti…

Buttati i primi 100 euro Facebook, ecco arrivare puntuali:

⭕ Migliaia di views

⭕ Decine di like

⭕ Qualche condivisione

“Ma allora è vero! Va che roba con solo 100 €…”

Ah si, e quante prenotazioni?

Ecco.

Ora sai chi ha inventato questo trucco?

L’hanno inventato i venditori degli annunci pubblicitari sui cartelloni stradali.

Ma prima di svelarti il trucco, lascia che ti faccia un paio di domande…

Chi ha messo il like alla tua pagina?

Sul serio, siamo tra amici, diciamoci la verità.

Te lo dico io?

L’hanno messo:

==> Clienti che ti conoscono già e hanno già soggiornato (e avresti potuto contattare gratis via mail)

==> Parenti, amici e fornitori compiacenti

==> Gestori e dipendenti di hotel competitor che vi spiano su internet

Ci ho preso?

Chiaro, se voglio parlarti di trucchi di magia, devo prima dimostrarti di essere un mago ✨

Ora sai a chi ha mostrato Facebook quegli annunci con i tuoi 100 €?

Si dai, lo sai.

Quello che non sai é come si fa a vendere gli annunci sui cartelloni.

Ma si da il caso che io ho un amico che lo faceva e adesso te lo racconto…

Perché in realtà vendere spazi pubblicitari sui cartelloni é tutt’altro che facile.

Perché gli spazi sono tanti, la visibilità è limitata e i risultati NON sono misurabili.

Pensa bene a queste 3 caratteristiche e vedi se sono familiari ai post sponsorizzati sul nostro amico blu..

Quindi?

Quindi come fare a convincere un imprenditore locale a investire le sue scarse risorse su uno strumento cosi limitato?

Serve un trucco, appunto.

Un trucco quanto semplice quanto banale.

Far leva sulla VANITÀ.

Perché, da Icaro in poi, ognuno di noi ama specchiarsi nelle proprie conquiste e nei propri risultati.

E c’é solo una cosa che un imprenditore desidera di più rispetto a “nuovi clienti”.

Ed è far sapere a tutti quanto è bravo a cercarli e trovarli.

E cosi, gli scaltri venditori di cartelloni iniziano sempre con un paio di annunci di prova.

Ma prima di farlo indagano. E scoprono “dove abita l’imprenditore”.

“Come dove abita, che je frega?”

Un attimo di pazienza prego, rullo di tamburi..

Perché una volta capito dove abita l’imprenditore (tra informatori e pagine bianche non è una ricerca difficile) gli annunci vengono piazzati CASUALMENTE proprio nel tragitto tra casa dell’imprenditore e ufficio.

In modo che parenti, vicini e dipendenti possano in breve fargli notare (e fargli i complimenti) per la nuova pubblicità…

Ora capisci dove sta il trucco?

Facebook e i social media manager ti trattano come un fesso.

E tu paghi.

Non per ottenere risultati.

Ma per appagare la tua vanità.

E ti sta anche un po’ bene aggiungo.

Come dici?

Vuoi sapere come si deve impostare su Facebook un annuncio che funziona?!

Te lo dico nella prossima puntata


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