L’importanza delle storie per il marketing del tuo hotel – 3 lezioni dal corso di Federico Buffa

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L’importanza delle storie per il marketing del tuo hotel – 3 lezioni dal corso di Federico Buffa

Sabato ho partecipato ad un corso sullo storytelling a Milano.

Perché ho deciso di partecipare PROPRIO a questo corso?

Semplice.

Ogni anno scelgo 3 aree di competenza sulle quali lavorare e nel 2019 lo storytelling completa il programma didattico che prevede anche public speaking e gestione dei collaboratori.

Quali sono le competenze che hai deciso di sviluppare tu?

Ma la giornata di sabato nello specifico è stata qualcosa di più di un semplice “corso”.

Infatti, il relatore era niente-po-po-di-meno-che, Federico Buffa, uno degli idoli della maggior parte degli appassionati di sport della mia generazione.

Ora, Federico Buffa in teoria è un “giornalista”.

In pratica è diventato celeberrimo per la sua incomparabile capacità di raccontare storie con un magnetismo che incanta chiunque abbia occasione di ascoltarlo, a prescindere dal contenuto.

Per intenderci, se sei Federico Buffa puoi parlare di Mohamed Ali, Michael Jordan o di sicurezza sul lavoro ottenendo lo stesso effetto ipnotico sul tuo pubblico.

Ovviamente non è per tutti così.

E la prima lezione da imparare è proprio questa.

Quando scegli un mentore devi sempre scindere l’ammirazione per il pulpito, dalla lezione contenuta nella predica.

E avere ben presente che, per quanto tu possa appassionarti, studiare e lavorare su una specifica competenza, non tutti possiamo raggiungere lo stesso livello finale.

La faccio più semplice.

Potremmo tutti quanti ascoltare per ore Messi che ci spiega come allena tecnica e fisico, ma con tutta probabilità NESSUNO di noi giocherà mai a calcio come lui.

Ecco, se hai capito l’esempio sappi che a parer mio con Buffa siamo più o meno sullo stesso livello.

Può insegnarti come diventare un bravo storyteller, ma NON può farti diventare come lui.

Perché ti dico questo?

Perché non devi scoraggiarti se i risultati, soprattutto all’inizio, non sono paragonabili al tuo punto di riferimento in materia.

Lezione numero due.

Le storie NON si scrivono nel momento in cui si scrivono.

La maggior parte degli Albergatori che hanno partecipato ai nostri corsi sono abbastanza e intelligenti ed attenti da aver capito quanto è importante avere una buona storia da raccontare ai propri ospiti.

Il punto è che non sanno cosa scrivere.

Ora, Federico in questo è stato assolutamente preciso nello spiegare come e quando trova ispirazione.

E, per pura casualità, le sue parole mi hanno immediatamente riportato ad una vecchia intervista di Jovanotti che avevo letto sul magazine di una compagnia aerea al rientro da una delle mille trasferte di lavoro.

La creatività è nell’ascolto.

Proprio così.

NESSUNO riesce a condizionare la propria ispirazione “a comando”.

Succede a te quando non sai cosa scrivere in una newsletter, succede a me quando devo scrivere un post, succede perfino a Jovanotti quando deve scrivere una canzone.

E succede a Federico Buffa quando deve preparare la trama di uno speciale su un grande campione del passato.

Siamo umani.

Qual è il “trucco” allora?

Il trucco è allenare “l’ascolto attivo”.

Ovvero sia la capacità di captare segnali in OGNI occasione.

Quando ascolti una conversazione al bar, quando leggi un giornale, quando guardi un episodio della tua serie preferita su Netflix.

Ora, tutti noi rimaniamo più o meno frequentemente impressionati da questo o quell’aneddoto.

La differenza tra chi sa raccontare storie e chi rimane un semplice ascoltatore passivo è l’AZIONE.

Cioè l’abitudine a trascrivere quei segnali, per archiviarli e andare poi a recuperarli nel momento in cui ci serviranno.

Ad esempio Buffa, che è di una generazione più romantica della mia, usa un taccuino per i suoi appunti.

Io personalmente sono più contemporaneo e uso una banalissima nota dell’Iphone.

Anche perché non ho sempre con me un'agenda.

A questo punto con la teoria dovremmo esserci, giusto?

Il punto è che tu sei un albergatore, non un giornalista o un divulgatore.

Cosa devi captare quindi per migliorare le performance del tuo hotel?

Te lo dico subito.

Devi raccogliere e confezionare storie per i tuoi clienti.

Cioè qualcosa che i tuoi ospiti sarebbero curiosi di sapere riguardo un luogo “segreto” del territorio, un piatto tipico locale, un’abitudine dei residenti…

Qualcosa che si vanterebbero di poter raccontare a cena con i loro amici.

Una storia che creerà per sempre un forte legame emotivo tra loro e chi gliel’ha raccontata...

Cioè tu e il tuo hotel.

Poi verrà il momento del tecnicismo e dovrai condividere questa storia sul sito, via email o nelle famose cartoline cartacee.

Ma prima devi trovare queste storie farle tue.

Ricorda:

“Le grandi storie capitano solo a chi è capace di raccontarle.”

Lezione numero 3

Questa è forse la cosa che più mi è rimasta in assoluto.

Infatti, se è vero che tutti noi viaggiamo prevalentemente per scoprire e poter raccontare…

Ci sono settori in cui è oggettivamente più complicato usare le storie per coinvolgere i propri potenziali clienti.

Bene, sappiate che a Milano, al corso, c’era un gruppo di persone che lavorano per un’azienda che si occupa di…

SICUREZZA SUL LAVORO.

Ora, io dico.

Se chi si occupa di sicurezza sul lavoro HA CAPITO quanto possono essere importanti le storie per coinvolgere, intrattenere e persuadere il proprio pubblico di riferimento…

Tu che hai un hotel vuoi davvero rimanere a guardare??

Su Albergatore Pro da anni abbiamo parlato dell’importanza del copywriting come tecnica che ci permette di scrivere in maniera efficace per portare le persone a compiere un’azione (iscriversi alla newsletter, chiedere un preventivo o prenotare)

Ecco, lo storytelling sta al copywriting come l’impasto sta alla pizza.

E' LA BASE da cui partire per ottenere il risultato finale.

Perché nemmeno il copywriter più capace può rendere efficace una pessima storia.

Ok, ora passiamo dalla teoria alla pratica.

Compiti per casa.

==> Attiva la modalità “ascolto attivo per i prossimi 60 giorni.

==> Raccogli spunti per almeno 3 storie.

==> Butta giù il canovaccio su un semplice documento Word.

==> Una volta fatto questo crea una sezione sul sito che le raccolga, crea il testo di almeno 3 email, crea e stampa 3 CARTOLINE cartacee da mettere in camera per i tuoi clienti.

P.S. abbiamo ancora in sospeso la fine della serie su Google Adwords…

Sei in pari con i primi due episodi?

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