Revenue manager vs trader, competenze del futuro vs lavori del passato

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Revenue manager vs trader, competenze del futuro vs lavori del passato

Mi trovo a Bruxelles per parlare i con i progettisti dei fondi dell’unione europea.

L’obiettivo della trasferta (raggiunto) era capire meglio il funzionamento della struttura e ottenere un contatto diretto di una persona a cui fare riferimento per valutare determinati progetti legati a ristrutturazioni e formazione.

Detto questo, ovviamente da qualche parte si doveva dormire.

E siccome la trasferta è organizzata dall’unione europea, non abbiamo scelto noi l’albergo dove soggiornare.

Fatto sta che ci siamo trovati in un 4 stelle del centro, senza infamia e senza lode.

Ora, siccome sono malato proprio, appena arrivato al piano ho contato le camere, per capire come nasce una fila di 40 persone al ricevimento.

Presto detto.

Il nostro piano ha 58 camere.

C I N Q U A N T O T T O.

Ora facciamo due conti insieme.

L’hotel ha 8 piani.

8 x 58 = 564

Ipotizzando il classico indice di occupazione di 1,5 per camera da capitale europea, quando l’hotel ê al completo superiamo le 700 persone.

Quindi la fila ci può anche stare.

Facciamo altri due conti?

Con una retta media camera di 100 € e un’occupazione del 80% parliamo di un “alberghino” che viaggia sui 15 MILIONI l’anno.

Sai cosa vuol dire?

Vuol dire che se arriva un walk-in, e si fa la fila media con 40 persone davanti, da quando arriva a quando parla col ricevimento possono essere entrate 4-5 prenotazioni da altri canali (Booking, booking engine, mail, telefono)

E nel frattempo il prezzo potrebbe/dovrebbe essere cambiato.

E sai in cosa si traduce questo?

Che se un umano segue il revenue dell’hotel non ha diritto nemmeno a mangiarsi un piatto di pasta.

A meno che non usi un tablet come piatto per rimanere sul pezzo.

Ci siamo fin qui?

Bene, ora veniamo al trading.

Come sai negli ultimi anni ho collaborato con una software house.

Un esperienza formativa che mi ha trasmesso un’autentica passione-fissa per la digitalizzazione dei processi.

È una cosa difficile da spiegare, ma una volta che vivi quel tipo di ambiente non torni più indietro.

Infatti spesso mentre faccio una cosa a caso, mi chiedo come domani un software farà questa cosa al posto mio.

E occhio che ho detto COME, non SE.

OK, ma cosa c’ entra il trading?

Devi sapere che un mio ex collega, nonché uno dei miei migliori amici, 3 anni fa ha mollato tutto per trasferirsi a Tenerife.

Per fare il trader.

Per intenderci un trader è uno di quegli “esperti di borsa” che comprano e vendono valute, opzioni, azioni e commodities.

Ed esattamente come i revenue manager, passano tutto il giorno ad esaminare prezzi e oscillazioni di mercato per capire come e quando intervenire.

In pratica fanno lo stesso lavoro, solo che guadagnano tipo 10 volte tanto (i trader).

Ora il mio amico Tiziano Brunno è diventato fortissimo e collabora con un fondo di Chicago (ma non rompergli le palle in privato se hai meno di 100k da investire).

Ma l’aspetto divertente è che, paradossalmente, Tiziano NON ha raggiunto il suo obiettivo.

Infatti il suo piano originale era: sto al caldo tutto l’anno, lavoro due ore al giorno e passo il resto del tempo in spiaggia a fare surf.

Invece sapete come è finita?

Che Tiziano NON ha cambiato lavoro.

Ha solo cambiato software.

Ma sta sempre tutto il giorno ad aggiornare parametri e configurazioni per decidere:

==> Quando entrare (comprare)
==> Quando uscire (vendere)
==> Quanto sei disposto a perdere in una singola operazione (stop loss)

Esattamente come i revenue manager conoscono e lavorano ogni giorno coi vari gestionali.

Anzi, le società più solide e lungimiranti hanno già sviluppato un loro software che supporta i processi.

Ma quindi, cosa voglio dire?

Che i software sostituiranno due professioni “nuove” come revenue manager e trader?

Assolutamente no.

La strategia in entrambi i casi sarà SEMPRE frutto dell’intelligenza delle persone.

Ma l’applicazione no.

E tutto quello che oggi hanno in testa questi Professionisti finirà in un database e si tradurrà in un algoritmo.

Che applicherà le strategie, SISTEMATICAMENTE, mentre le persone vivono una vita normale.

Morale della favola?

Un Albergatore Pro deve conoscere tutti gli strumenti disponibili che possono aiutarlo ad applicare le strategie definite.

Con l’obiettivo di ottimizzare i ricavi liberando il tempo che oggi lo staff spende per compiere operazioni meccaniche.

In modo da riportare l’attenzione sul VERO mestiere di chi fa hotel.

L’OSPITALITÀ.


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